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Plasmoterapia, De Donno e i suoi 340 avvocati. Cosa dice a Selvaggia Lucarelli

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Giuseppe De Donno è l'uomo del momento. C'è grande attesa per i risultati della cura messa a punto dal pneumologo di Mantova con il sangue iperimmune dei pazienti guariti dal coronavirus. Selvaggia Lucarelli lo ha chiamato e ne è nata una intervista piuttosto singolare, uscita oggi sul Fatto. La Lucarelli sembra aver raccolto voci critiche sul medico e informazioni sulla pazienta incinta guarita dopo la cura. De Donno respinge tutto e replica: "Posso denunciare chi le ha dato le informazioni, ho 340 avvocati dietro di me. Ascolti questo fraterno consiglio: non parli di questa donna". Il dialogo è sul filo del sospetto. "Mi dicono che lei selezioni con grande attenzione i pazienti per non fallire la sperimentazione…", dice la Lucarelli. "Non abbiamo mai arruolato nessuno che non avesse insufficienza respiratoria. Se scrive corbellerie se ne assume la responsabilità", risponde il medico accusato dalla giornalista di avere la "vocazione a fare il martire".  Per approfondire leggi anche: De Donno furioso: troppi esperti prezzolati  De Donno è poi tornato ad attaccare il virologo Roberto Burioni: "In un altro Stato non farebbe più il virologo (...). Ce l’ho con certa scienza che non si assume le responsabilità. Galli dovrebbe spiegare perché ha detto certe cose all’inizio, così come Salvarani. Queste persone hanno condizionato la politica", dice De Donno. 

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