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Novità dal 4 maggio: anche gli amici sono "affetti stabili". Lo garantisce Sileri: "Ma non sia scusa"

ministro siluri

Il viceministro parla anche del sesso tra fidanzati: "Ogni contatto sarebbe da evitare"

Dario Martini
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Ancora caos su cosa si debba intendere per "affetto stabile" e quindi per potersi spostare da casa dal 4 maggio in poi, ovvero dall'inizio della fase 2. Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, adesso spiega "affetto stabile" è anche un amico. E ha parlato anche della possibilità di fare sesso tra fidanzati. Già, proprio così. Sileri lo ha spiegato alla trasmissione di Rai Radio 1 Un giorno da pecora: "Anche un'amicizia è un affetto stabile, a volte chi si sposta da una città all'altra stabilisce degli affetti con degli amici che sono spesso migliori di quelli con alcuni familiari, diciamoci la verità". Il viceministro ha aggiunto: "Se è considerato un amico vero non è una scusa. Serve il buonsenso, è chiaro, questo è un periodo di transizione, servono regole per far capire che non è un liberi tutti". Per due fidanzati che si rivedono lunedì 4 maggio il sesso può essere un rischio oppure no? "Purtroppo non sappiamo se il sesso è un rischio ma la vicinanza lo è. In questo momento - ha detto Sileri a Rai Radio1 - ogni contatto stretto sarebbe da evitare". Gli è stato chiesto anche se è preoccupato per l'apertura della Fase 2. "Non sono molto preoccupato perché so che c'è grande senso di responsabilità. La preoccupazione nasce dal fatto che stiamo combattendo un nemico invisibile". A suo avviso è scontato che da lunedì ci sarà un aumento dei contagi? "Secondo me è scontato che ci sarà, non da lunedì, ma forse tra due o tre settimane, qualche contagio in più". E' vero che l'ISS vi aveva fornito un documento nel quale era scritto che se si fosse riaperto tutto da lunedì ci sarebbero state 150mila persone in terapia intensiva già l'8 giugno? "Il documento che è stato fornito è strategico, valuta diversi settori e fa delle stime epidemiologiche. E' una stima, che valutava alla fine dell'anno, al 31 dicembre di quest'anno, un numero totale di ricoverati in terapia intensiva superiore alle 400mila unità". Un numero mostruoso. "E' un numero mostruoso in assenza di ogni contenimento: lasci tutto aperto, riapri tutto? Bene, quello è il numero che ti aspetti alla fine dell'anno. Quindi - ha spiegato Sileri a Un Giorno da Pecora - lasciando commercio aperto, scuole aperte, senza telelavoro e quant'altro".

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