Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'autore del video sull'Avigan risponde alle critiche: "Effetti collaterali? Ecco la verità"

Davide Di Santo
  • a
  • a
  • a

Cristiano Aresu, romano di 41 anni laureato in farmacia, è balzato agli onori delle cronache per un video girato in Giappone in cui decantava le qualità dell'antivirale Avigan per guarire casi di Coronavirus. "Quando parli con le persone ti dicono che il farmaco è il numero uno, Iran e Indonesia lo hanno abbracciato. Mi sono sentito in dovere di avvisare i miei amici con un video privato che poi è stato pubblicato non so da chi", ha detto il romano di origini sarde intervistato da Red Ronnie sulla sua web tv. Aresu ha spiegato di aver lavorato diversi anni nel settore farmaceutico, ora ha un locale e frequenta il Giappone per la sua passione per i fumetti e la musica. Il video sull'Avigan ha provocato un vespaio dividendo l'opinione pubblica. Il virologo Roberto Burioni si scagliato contro le "scemenze" dei social, Sky Tg24 ha parlato dei gravi effetti collaterali dell'antivirale, ritirato dalle vendite in Giappone mentre è usato in ospedale per casi di Coronavirus di lieve gravità. Su questo risponde Aresu che sostiene che l'Avigan è stato tolto dalla vendita nelle farmacie per "evitare speculazioni, sciacallaggio o bagarinaggio" e per fare in modo che venisse distribuito "solo a chi ne ha bisogno". "La risposta l'ha data l'Aifa che ha autorizzato la sperimentazione del farmaco. Se l'avessero ritirato perché pericoloso non avrebbe potuto farlo".  "Non dormo da tre giorni", ha detto il 41enne, che dice di essere stato contattato anche da persone che dicevano di voler importare illegalmente il farmaco in Italia. "Se avessi saputo della risonanza mediatica di quel video non avrei messo le mie considerazioni personali, ma il messaggio è che se c'è una speranza noi italiani abbiamo il diritto di saperlo. C'è un farmaco che funziona? Proviamolo, solo questo".  "In Italia siamo un po' 'pizza e mandolino', anche chi sta sopra di noi usa questo per adagiarsi un po' e organizzarsi i propri interessi. È un sentore che da cittadino ho. Sarò un complottista? Non lo so". 

Dai blog