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Papa Francesco concede l'indulgenza plenaria con la preghiera in streaming del 27 marzo

Davide Di Santo
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Indulgenza plenaria per tutti i cattolici che il 27 marzo si riuniranno in preghiera virtualmente insieme a Papa Francesco. Come affermato da Bergoglio stesso durante l'Angelus "in questo tempo di emergenza per l'umanità il Santo Padre Francesco - spiega il portavoce Matteo Bruni in una nota - invita i cattolici di tutto il mondo a unirsi spiritualmente in preghiera con lui il prossimo venerdì 27 marzo alle ore 18" trasmessa dai media vaticani e in streaming sul web." La preghiera si concluderà con la Benedizione eucaristica che sarà impartita Urbi et orbi e a tutti coloro che si uniranno spiritualmente a questo momento di preghiera tramite i media sarà concessa l'indulgenza plenaria secondo le condizioni previste dal recente decreto della Penitenzieria Apostolica", fa sapere ancora il portavoce Vaticano. Per la dottrina cattolica l'indulgenza plenaria, si ricorda, cancella la pena temporale data dal sacerdote al fedele durante la confessione. "In questi giorni di prova, mentre l'umanità trema per la minaccia della pandemia, invito tutti i cristiani di tutte le confessioni a recitare insieme il Padre Nostro mercoledì a mezzogiorno, nel giorno dell'Incarnazione del Verbo", ha detto Papa Francesco nel corso dell'Angelus in diretta streaming dalla Città del Vaticano. "Venerdì prossimo 27 marzo presiederò un momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro con la piazza vuota - ha aggiunto - invito tutti a partecipare spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione e al termine della celebrazione sarà annessa la possibilità di ricevere l'indulgenza plenaria. Alla pandemia del virus vogliamo rispondere con l'universalità della preghiera. Rimaniamo uniti e facciamo sentire la nostra vicinanza alle persone più sole, ai medici e al personale sanitario, ai volontari. Ma anche alle autorità che devono prendere decisioni dure, ma per il nostro bene, ai poliziotti e ai soldati che cercano di mantenere l'ordine", ha detto il Pontefice nell'Angelus di domenica. 

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