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Medjugorje, storia di una guarigione straordinaria

Davide Di Santo
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Mentre l'attesissimo Festival dei giovani sta per iniziare a Medjugorje (1-6 agosto) con decine di migliaia di ragazzi e ragazze di tutto il mondo  con Gesù e la "Gospa", la Madonna nel cuore, e con personaggi di primissimo piano della Santa Sede che vi parteciperanno come osservatori, arriva la testimonianza di Umberto Rondi. Giornalista, autore televisivo, documentarista e volontario. Figlio di Brunello Rondi, il grande sceneggiatore e poeta che fu fratello del nostro indimenticabile critico Gian Luigi Rondi.  Ancora una volta andare a Medjugorje, dove ero già stato quattro volte, ha significato per me rendermi conto su quali straordinarie meraviglie la fede dei cuori intrepidi e sinceri, magari feriti ma vitali e aperti alla speranza, anche la più impossibile,  può affacciarsi. E che autentiche, reali, tangibilissime, incredibili e prodigiose trasformazioni interiori ed esistenziali il contatto con Dio riesce a far nascere, e a far crescere, per sempre, se si rimane attaccati a Gesù Cristo, nostro Salvatore, Colui che non per niente disse "Senza di Me non potete far nulla". Un invito a scoprire l'immensità della vita che senza di Lui non abbiamo alcuna reale possibilità di raggiungere.  Forse qualcuno potrebbe dire: e un non credente, un ateo, un agnostico, vale forse meno di un credente, e la sua strada è per questo meno vitale di quella di un credente? Ci è stato insegnato di non giudicare, allora rispondo così, parlando solo della mia esperienza: credere e cercare di rimanere il più possibile al Vangelo, alla fede in Cristo mi ha fatto sentire vivo come non lo sono ai stato, attraversato da un sentimento di fiducia, di  gioia, di coraggio ed autodisciplina (elemento fondamentale anche se spesso trascurato) come non avevo mai provato prima. Proprio perché ritenevo di essere vicino a Cristo ma lo ero solo a tratti, anche nella pratica, come andare alla santa  Messa che è decisiva, che è come respirare, perché è un incontro d'amore sublime attraverso l'Eucarestia. La prima volta venni a Medjugorje nel 2017, con il cuore pieno di speranza Come fu quest'esperienza? Ecco cosa, due anni dopo, nell'aprile del 2019, ho scritto a papa Francesco: "Santità, Le scrivo anche perché desidero, con tutto il mio amore verso di Lei, e con fede e ardente gratitudine verso la santissima Madonna, parlarLe della mia meravigliosa esperienza vissuta, più volte a Medjugorje: e gli stupendi doni- in termini di conversione, guarigione e trasformazione della mia vita  che  ho ricevuto da questo luogo dove, come ha sapientemente detto il cardinale Shomborn 'si sente il soprannaturale in modo impressionante' - proporLe  la mia  testimonianza". Cos'ha di speciale Medjugorje, perché è così straordinaria, perché c'è tata gioia, tanta pace, tanta operosa rigenerante  apertura alla vita negl'occhi e nell'anima di tutti quelli che vi sono stati e quasi sempre vi tornano numerose volte, come capita a me? Moltissime guarigioni miracolose, inspiegabili si sono verificate e si continuano con abbondanza a verificare a Medjugorje, così come, notoriamente, a Lourdes (dove c'è il famoso "Bureau medical" cioè l'archivio di documentazione medica delle centinaia di guarigioni inspiegabili sin qui scientificamente registrate e dalla Chiesa approvate come "miracolose"  ) e c'è già un consistente archivio che le raccoglie dove io stesso, il 4 luglio scorso, ho consegnato alla mia peraltro in progress, perché i frutti di Medjugorje continuano a crescere e a rigenerare la vita, giorno dopo giorno, in  tutti coloro, ritengo, che vi sono stati. A Medjugorje una stupenda, indescrivibile, manna celeste entra in tutto te stesso. Una gioia, una pace, un senso di liberazione straordinari. Ecco,in sintesi, cosa mi è successo (ed è solo una delle ormai numerose guarigione avvenute durante, o al ritorno, da questo luogo di grazie). Sempre dalla mia lettera a papa Francesco, del aprile 2019. "Decido di andarci, santo padre, in grave stato di grave sofferenza; vi arrivo prendendo il traghetto appunto da Ancona in direzione Spalato, Croazia. Da lì, in 3/4 ore, si arriva con i pullman locali a Medjugorje. In questo luogo veramente benedetto e colmo di sincera spiritualità e devozione, dove, come ha detto sapientemente il cardinale austriaco Shomborn ‘'si sente il soprannaturale in modo impressionante"  rimango tre giorni.  Prego, a lungo, tanto di fronte alla Statua della Madonna al "Podboro", la collina delle presunte-probabili apparizioni  e locuzioni interiori  (…) Torno a  Roma ancora molto angosciato. Poche ore dopo, esattamente Mercoledì santo, 12 aprile 2017, accade una prima, spettacolare Grazia; un pensiero che mi angosciava terribilmente da oltre due anni, (anche portandomi a fare uso di tranquillanti serali…ora al, raro, bisogno, prendo una compressa di valeriana!)  tormentandomi notte e giorno, si  dissolve di colpo; in me subentrano una pace, una gratitudine e un'amorevolezza stupende, assolute. Una gioia quasi indicibile. Il Paradiso, un senso di beatitudine e di benessere mai provati prima e che potrei definire, sublimi, supremi talmente straordinari che non trovo davvero parole o aggettivi per descriverli adeguatamente che si erano letteralmente e stupendamente riversati nel  mio cuore. Eravamo a pochi giorni dalla santa Pasqua (…) Quando scrivo questa sentitissima testimonianza di gratitudine che peraltro non rende abbastanza onore e gloria a Dio –per quello che è nelle possibilità delle parole umane di esprimere-per la beatitudine che si è riversata nel mio cuore) sono, santo padre, una persona completamente trasformata dalla Grazia meravigliosa che mi aveva toccato il cuore, facendomi davvero sfiorare il mistero divino; e sviluppando nel mio spirito un desiderio perenne e ardente non solo di gratitudine ma di compiere azioni belle, fruttifere e durature per il mondo, e nel mondo. Attualmente, per esempio raccolgo fondi per l'associazione "Insieme a Chiara Castellani". Lodo il Signore, Lodo la Madonna,  e tutti gli angeli e arcangeli per la via di salvezza della mia anima che mi hanno mostrato e che continuano a indicare e proteggere. Dio sempre sia lodato! Sempre sia ringraziato.

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