Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"L'ergastolo ostativo viola i diritti umani"

La Corte europea dei diritti umani contro le norme italiane

Stefano Liburdi
  • a
  • a
  • a

«La dignità umana è alla base del sistema della Convenzione dei diritti umani. È inammissibile privare le persone della libertà senza impegnarsi per la loro riabilitazione e senza fornire la possibilità di riconquistare quella libertà in una data futura». Con queste parole si è pronunciata la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, a proposito della sentenza sul caso Marcello Viola, condannato all'ergastolo a fine anni '90 per i reati di associazione mafiosa, omicidi e rapimenti e che si è visto respingere le richieste di uscita dal carcere, nonostante l'accertata buona condotta e un cambio positivo della sua personalità. Secondo la Corte le disposizioni che in Italia regolano la pena dell'ergastolo ostativo, più comunemente noto con l'espressione «fine pena mai», sono da rivedere. L'ergastolo ostativo, infatti, prevede tra e altre cose che il condannato non possa ottenere, come gli altri detenuti, nessun sconto di pena e permessi d'uscita, a meno che non collabori con la giustizia. I giudici hanno anche condannato l'Italia al pagamento di 6 mila euro a Viola per i costi legali.  «Un pronunciamento storico». Così ha commentato la sentenza Nessuno tocchi Caino, l'associazione da anni impegnata con il Partito Radicale per l'abolizione dell'ergastolo ostativo. «La Corte ha infatti affermato che l'ergastolo ostativo è contrario all'articolo 3 della Convenzione europea per i diritti umani che vieta i trattamenti e le punizioni inumane e degradanti - sottolinea Nessuno tocchi Caino - Secondo la Corte infatti, l'ergastolo ostativo è una forma di punizione perpetua incomprimibile. Con questa sentenza la Cedu svuota l'articolo 4 bis dell'ordinamento penitenziario, che prevede uno sbarramento automatico ai benefici penitenziari, alle misure alternative al carcere e alla liberazione condizionale in assenza di collaborazione con la giustizia»

Dai blog