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"Vaccini in commercio senza test di qualità"

Vincenzo D'Anna

Esplode il caso dopo la denuncia de Il Tempo sui lotti "irregolari". Il direttore di ricerca Giuliani si schiera con il presidente dell'Ordine dei Biologi D'Anna

Livio Giuliani (direttore di ricerca)
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"Mi hanno segnalato la pagina Biologi per la Scienza che riporta oggi i commenti del dottor Peri all'intervista apparsa su Il Tempo del senatore D'Anna [LEGGI L'ARTICOLO] Premesso che i commenti di Claudio Peri all'intervista di Vincenzo D'Anna [LEGGI L'ARTICOLO] si qualificano con insulti e perfino una bestemmia ("Per..., hai almeno idea") per la quale egli meriterebbe una sanzione penale (e con lui i responsabili della pagina Facebook citata), bisogna dire che lo stesso pare, dall'intervista, o ingenuo o poco o male informato. Quando il Presidente dell'Ordine dei Biologi sottolinea che i test di qualità del prodotto finito - per la sola categoria dei vaccini tra tutti i farmaci, ndr - non sono obbligatori, il bestemmiatore assume un'aria olimpica, quasi irenica: "Stai suggerendo che sia  possibile (sic, ndr) immettere sul mercato prodotti farmaceutici senza sottostare alle norme europee? Sei serio?". Evidentemente anche un beota capirebbe che il dottor D'Anna sta dicendo il contrario: l'uso dell'aggettivo "obbligatorio" e della sua negazione sta a significare che la normativa europea è rispettata anche senza test di qualità del prodotto finito. E questo può derivare da una lacuna nella normativa europea, che il Presidente dell'Ordine dei Biologi avrebbe facoltà, se non dovere di segnalare, oppure del fatto che le Agenzie della Unione Europea sono spesso infiltrate dalle lobby dei produttori ai danni dei consumatori, se è vero che una recente inchiesta ha evidenziato che gran parte dei parlamentari e dei funzionari dell'Unione Europea, finito il loro mandato, (ma forse anche prima), imboccano la porta girevole della consulenza o addirittura della responsabilità dirigenziale presso l'industria che fino al giorno prima dovevano controllare. I commenti del bestemmiatore non meritano altra attenzione, se non la condanna del suo metodo aggressivo, da perfetto odiatore. E sono gli odiatori, non gli odiati i propalatori di fake news".

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