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Due prove scritte e attenzione al percorso di studi. Ecco la nuova Maturità

La circolare del ministero: griglie di valutazione nazionali

Valentina Conti
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Due prove scritte - il 19 e 20 giugno - invece di tre, e l'orale. Più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell'ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Le griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte. E via il tema storico per la prova di italiano. Sono tra le principali novità della nuova Maturità, che entra in vigore da quest'anno scolastico (e fa già discutere), illustrate nella circolare che il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha inviato oggi alle scuole. COSA CAMBIA - Le tre tipologie di prova (invece delle quattro attuali) saranno: tipologia A (due tracce) - analisi del testo, tipologia B (tre tracce) - analisi e produzione di un testo argomentativo, tipologia C (due tracce) - riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.  Per l'analisi del testo, la sorpresa è sul numero di tracce proposte: gli autori saranno due, non più uno solo. La seconda prova scritta del 20 giugno riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Novità assoluta qui: le griglie nazionali di valutazione fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Il punteggio finale sarà sempre espresso in centesimi. IL MINISTRO - "Accompagneremo le scuole e i ragazzi verso il nuovo Esame”, ha evidenziato il Ministro, Marco Bussetti, in un video postato sul suo profilo Facebook. “Quella di oggi è una circolare con le prime indicazioni operative. Ne seguiranno altre”. Quest'anno, inoltre - come noto - non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l'ultimo anno di corso, alla prova Nazionale INVALSI, né lo svolgimento delle ore di Alternanza Scuola-Lavoro, come previsto dal decreto Milleproroghe. Per poter essere ammessi alle prove bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento. Il Consiglio di classe potrà deliberare l'ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.

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