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Vaccini, i presidi irremovibili: "Niente scuola senza certificato"

I dirigenti scolastici bocciano l'ipotesi delle classi differenziali

Silvia Sfregola
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A scuola solo con il certificato Asl altrimenti niente ingresso nei nidi e nelle materne. Questa in sintesi la posizione dell'Associazione nazionale presidi nell'incontro al ministero della Salute. Presenti una delegazione guidata dal presidente Antonello Gianelli da una parte ed il Capo di Gabinetto del ministero, Alfonso Celotto, dall'altra. I presidi fanno notare come i dirigenti scolastici siano "pubblici ufficiali tenuti a rispettare e a far rispettare la Costituzione, le leggi e i principi di base dell'ordinamento" e "per costante giurisprudenza della Cassazione penale, essi sono anche titolari di posizioni di garanzia dell'incolumità di tutti coloro che frequentano gli ambienti scolastici". Pertanto, sottolinea Giannelli, "se il decreto Lorenzin fosse modificato nel senso ipotizzato la presenza di bambini non vaccinati nelle scuole relative alla fascia di età 0-6 anni metterebbe a rischio la salute dei bambini che non si possono vaccinare e di quelli le cui difese immunitarie sono indebolite anche temporaneamente, a seguito di patologie varie". Un no secco anche alle cosiddette "classi differenziali" composte dai soli bambini vaccinati in cui inserire i bambini immunodepressi. I problemi sarebbero di carattere organizzativo ma non solo perché i bambini "non sarebbero comunque protetti nei momenti di ricreazione e nei numerosi spazi comuni (mensa, palestra, bagni) e se ne violerebbe, di conseguenza, il diritto alla incolumità". Il presidente dell'Anp evidenza infine come siano in circolazione "evidenti travisamenti delle modalità di ricorso allo strumento dell'autocertificazione, peraltro non utilizzabile in campo sanitario se non a seguito di espressa previsione legislativa"." Questo rischia, da un lato, di aumentare il carico di lavoro dei dirigenti scolastici e, dall'altro, di indurre molti genitori a rilasciare con leggerezza dichiarazioni delle quali potrebbero poi dover rispondere all'autorità giudiziaria penale", aggiunge. Prima dell'incontro sull'argomento era intervenuto anche il premier Giuseppe Conte. "Sui vaccini la posizione del governo è molto chiara", le sue parole. "Per quanto riguarda la scuola dell'obbligo si parla di un emendamento ma non c'è niente di concreto. Ho parlato anche stamattina con la ministra Grillo e per ora non ci sarà alcuna circolare. Questo governo vuole garantire la massima tutela della salute e il diritto all'istruzione. Manteniamo questa linea e poi valutiamo ulteriori passi se ci saranno incertezze".

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