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ONORE A MORI

Trattativa Stato-mafia, raffica di condanne nonostante manchino indizi e prove

Gian Marco Chiocci
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Onore ai carabinieri Mori, De Donno, Subranni. Onore a questi tre eroi che hanno l'unica colpa di non essere stati ammazzati dalla mafia. Onore a loro e alle loro famiglie che con disgusto, incredulità e commovente dignità incassano dallo Stato 12 anni di condanna ciascuno. L'assurdo è divenuto sentenza. L' abominio giuridico è realizzato, complice l'inchiesta su quella boiata pazzesca che è la "trattativa" Stato -mafia e che per "padri" ha avuto i pm Di Matteo e il suo ex collega Ingroia. Ciò che non poteva/doveva accadere, che mai sarebbe dovuto accadere, perché mancavano prove, indizi e ogni minima logica, è invece accaduto; e dovrebbe obbligare il Csm a fare luce su un processo portato avanti per forza ideologica, per pregiudizio e, perché no, anche come rampa di lancio per nuove e fallimentari carriere politiche. La condanna degli ex ufficiali del Ros Mori, De Donno e Subranni (insieme a quella di Marcello Dell' Utri) porterà a ritenere che chi ha catturato Riina abbia "trattato" con la mafia, che chi è stato assolto nei processi paralleli, basati sugli stessi fatti, si sia reso colpevole di aver fatto patti oscuri con Cosa nostra... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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