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Foggia, incendio al "gran ghetto" dei migranti a Rignano. Morti due africani

Davide Di Santo
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Un violento incendio è scoppiato la notte all'interno del "gran ghetto", la baraccopoli che si trova a Rignano nelle campagne tra Foggia, San Severo e Rignano Garganico, in Puglia. Nell'incendio sono morti due cittadini del Mali di circa 30 anni. I due africani non sarebbero però stati ancora identificati. Le fiamme si sono sviluppate intorno all'una avvolgendo, in pochi minuti, quasi tutte le baracche realizzate in legno, plastica e cartone. Immediati i soccorsi anche perché sul posto vi erano già alcune squadre dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della polizia che stanno presidiando il ghetto dopo lo sgombero parziale avvenuto due giorni fa. Alcuni nord africani, infatti, non vogliono abbandonare la baraccopoli e non è escluso che qualcuno, ieri notte, sia riuscito a entrare per dormire. Gli investigatori non escludono che possa essersi trattato di un incendio doloso. La baraccopoli Il "gran ghetto" è un'area di 5mila mq ed era abitato da circa 350 migranti impegnati nella raccolta dei prodotti agricoli nelle campagne della zona. Due giorni fa era cominciato lo sgombero da parte delle forze dell'ordine disposto dalla Dda di Bari in seguito alle indagini per le infiltrazioni della criminalità nel campo, inchiesta culminata con il sequestro della baraccopoli. Due giorni fa, sempre nell'ambito di queste indagini, è stato deciso ed avviato lo sgombero che non è avvenuto totalmente perché alcuni dei 350 migranti che erano nella baraccopoli si sono rifiutati di lasciare il "ghetto". Ieri mattina in 200 hanno protestato davanti alla prefettura di Foggia, ribadendo di non voler lasciare il campo e chiedendo di voler parlare con il prefetto. I precedenti Non è la prima volta che si verifica un incendio nel "gran ghetto" situato tra Rignano Garganico e San Severo. Il più devastante, dopo altri 4 o 5 episodi analoghi, avvenne il 15 febbraio dell'anno scorso. In quell'occasione fortunatamente non ci furono feriti ma 350 persone rimasero senza un riparo. Sembrava che l'insediamento spontaneo non avesse più futuro. E, invece, è risorto dalle proprie ceneri. Il 2 dicembre scorso si è verificato un altro incendio che ha interessato un centinaio di baracche, anche in quel caso senza feriti, mentre il 9 dicembre un rogo ha ucciso un migrante di 20 anni nel cosiddetto Ghetto dei bulgari, tra Borgo Tressanti e Borgo Mezzanone non lontano da Foggia. Nella provincia sono molto richiesti i lavoratori agricoli stagionali, in particolare migranti, ed esistono altri 4 ghetti, anche se di minori dimensioni: da Borgo Tressanti a Borgo Libertà, da Orta Nova a Borgo Mezzanone. 

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