L'allarme di Anonymous: sventato un attacco dell'Isis in Italia
Il gruppo hacker: "Continueremo a lavorare in silenzio e speriamo di impedirne altri" IRAQ Ucciso il capo del consiglio militare dell'Isis
«Abbiamo sventato un attacco dell'Isis in Italia». Ad annunciarlo è il gruppo di hacker Anonymous che, in un tweet pubblicato il giorno di Natale, ha fatto sapere: «Questo mese stiamo lavorando in silenzio. Abbiamo già sventato un attacco dell'Isis contro l'Italia, ora speriamo di bloccare anche gli altri». Il messaggio è partito dall'account @OpParisOfficial, nato dopo la strage del 13 novembre scorso in Francia, attraverso il quale gli attivisti hanno promesso di distruggere lo Stato islamico e dare la caccia ai responsabili degli attentati. «#OpParis Twitter ufficiale - scrive Anonymous - Non è solo per Parigi, ma per i paesi che hanno sofferto lo stesso dolore. Non dobbiamo dimenticare». Nel post, però, il gruppo di hacker non specifica come e quando avrebbero sventato l'attacco. Non è chiaro, infatti, verso chi fosse diretto il presunto attentato terroristico, ma gli jihadisti hanno più volte minacciato Roma e il Vaticano. A metà dicembre, infatti, Il Tempo ha pubblicato un documento top secret dei servizi segreti israeliani secondo il quale le giornate di Natale e Capodanno sarebbero state le più pericolose per Bergoglio e Milano e Roma, invece, i luoghi più «caldi». Tornando ad Anonymous, fonti intelligence non hanno voluto commentare la notizia sul presunto attentato sventato dal gruppo lasciando ad intendere che potrebbe trattarsi di una delle tante rivendicazioni di cyber attacchi non verificabili. Le attività degli hacker contro i terroristi dell'Isis, però, sono partite già dopo le stragi al giornale satirico francese Charlie Hebdo e al supermercato kosher, avvenute a gennaio scorso, quando è stata lanciato una campagna simile a #OpParis attraverso la quale hanno rivendicato la chiusura del sito jihadista ansar-alhaqq.net, uno dei forum più frequentati dai terroristi islamici legati all'Isis, tra quelli sotto osservazione da parte della nostra intelligence. «Attaccare la libertà di espressione è attaccare Anonymous», recitava il video messaggio diffuso subito dopo la morte del direttore del giornale satirico e alcuni vignettisti di punta. Una vera e propria cyberwar, dunque, che si combatterebbe a colpi di hackeraggi tra i pirati informatici del califfo Abu Bakr al-Baghdadi e quelli appartenenti al gruppo di Anonymous. E i nostri 007, nell'attività di monitoraggio in Rete, su 100 profili a rischio tra i frequentatori dei social network e dei siti jihadisti, ne hanno individuati 40 particolarmente sospetti che sono finiti sotto la lente di ingrandimento. Anonymous, inoltre, ha anche fatto sapere di aver scoperto un italiano tra gli jihadisti che si occupano della propaganda sul web. Secondo le indicazioni degli attivisti l'uomo vivrebbe all'estero e sarebbe uno dei vertici dell'organizzazione terroristica. A fine novembre, poi, i pirati informatici hanno divulgato in Rete una lista di otto presunti obiettivi che l'Isis avrebbe deciso di colpire esattamente nella giornata di domenica 22. Tra questi ci sarebbe stato anche un concerto rock previsto a Milano, sullo stile di quello che era in corso al Bataclan quando i terroristi hanno colpito, e la chiesa del Cristo Re a Roma. Nella dichiarazione Anonymous ha detto di aver avvisato i governi prima di diffondere la notizia in Rete. La presunta lista, però, ha creato subito scalpore innescando anche un piccolo giallo: lo stesso gruppo ha in seguito smentito di aver pubblicato una tale informazione.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto