Vatileaks, indagati i giornalisti Nuzzi e Fittipaldi
I due cronisti coinvolti nell'inchiesta vaticana sulla fuga di documenti riservati della Santa Sede LO SCOOP DE IL TEMPO/1 Un altro corvo volteggia in Vaticano - LO SCOOP DE IL TEMPO/2 Violato
I giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi autori rispettivamente di "Via Crucis" e "Avarizia" sono indagati nell'inchiesta Vatileaks2 sul furto di documenti riservati della Santa Sede. Un furto che, nelle scorse settimane, aveva portato all'arresto di monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e di Francesca Immacolata Chaouqui i due "corvi" che avrebbero passato le informazioni riservate svelate dai due libri. Proprio domenica scorsa, durante l'Angelus, Papa Francesco aveva commentato per la prima volta del cosiddetto Vatileaks. "Rubare quei documenti è stato un reato - aveva detto -, un atto deprorevole che non aiuta. Ma io vado avanti nel lavoro di riforma della Chiesa". Nell'attività istruttoria avviata dalla magistratura vaticana in merito all'attività svolta sono stati acquisiti "elementi di evidenza del fatto del concorso in reato da parte dei due giornalisti, che a questo titolo sono ora indagati". Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, fa sapere che la Gendarmeria vaticana aveva segnalato alla magistratura della Santa Sede l'attività svolta da Nuzzi e Fittipaldi. Ora sono all'esame degli inquirenti "anche alcune altre posizioni di persone che per ragioni di ufficio potrebbero aver cooperato all'acquisizione dei documenti riservati". L'indagine In particolare l'autorità giudiziaria vaticana ha aperto un'inchiesta sulla diffusione di un documento Apsa: l'organismo vaticano competente per l'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. Padre Lombardi afferma in una nota che "nei giorni scorsi sono apparsi su agenzie e organi di stampa articoli che riferiscono in maniera parziale e imprecisa il contenuto di un documento confidenziale, ipotizzando che in passato l'Apsa sia stata strumentalizzata per un'attività finanziaria illecita". L'Apsa, sottolinea il Vaticano, "ha sempre collaborato con gli organi competenti, non è sotto indagine e continua a svolgere la propria attività nel rispetto della normativa vigente". Fittipaldi replica con il Vangelo L'autore di "Avarizia" il libro inchiesta da cui è scaturita l'inchiesta Vatileaks2 non sembra affatto preoccupato dalle notizie che arrivano da Oltretevere. "Non mi risulta ci siano rogatorie internazionali - commenta -. Credo si tratti di un'inchiesta vaticana all'interno di Vatileaks. Io sono tranquillo, quando si fa un giornalismo di inchiesta come quello che faccio io, si raccontano anche imbarazzi e scandali. Accade così che il potere va al contrattacco. Non una riga del mio libro è stata smentita. Non conosco comunque quali siano eventuali capi di imputazione, non so se vorranno processarmi. Una cosa mi fa riflettere: Gesù Cristo dice che la verità ci rende liberi e ora arriva una reazione tanto forte. Ma io sono tranquillo". Propaganza Fidae Un altro comunicato ufficiale della Santa Sede si occupa poi della "questione immobiliare" legata all'attività della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, detta anche Propaganda Fidae. "È stato scritto, ad esempio, che la Congregazione dia in affitto immobili di lusso a prezzi di favore e addirittura che si ospiti una sauna o che sia proprietaria dell'Hotel Priscilla - si legge -. La totalità degli immobili di proprietà della Congregazione, donati per le Missioni, sono affittati a prezzo di mercato; non mancano eccezioni per motivi di situazioni di indigenza. Detti immobili vengono concessi in locazione nel rispetto della legislazione italiana vigente, alla cui osservanza sono tenute sia la Congregazione proprietaria, sia il soggetto conduttore. Il reddito derivante dalla locazione di detti immobili, su cui vengono regolarmente pagate le imposte in Italia (nel 2014 il Dicastero ha versato per IMU euro 2.169.200, solo per Roma Capitale), è destinato principalmente al mantenimento della Congregazione, della Pontificia Università Urbaniana, del Pontificio Collegio Urbano, di Istituzioni missionarie e di giovani Chiese dei territori di missione. Propaganda Fide è grata ai benefattori che, con il proprio aiuto, consentono di provvedere all'annuncio del Vangelo e al sostegno di innumerevoli iniziative educative, sociali e sanitarie dei Paesi più poveri”. Attività svolte secondo la volontà del Pontefice "La Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli - afferma ancora il comunicato - aderisce pienamente alla linea di pensiero, di indirizzo e di cuore del Santo Padre Francesco in ordine alla vita e alla riforma della Curia Romana; inoltre, è impegnata ad assecondare i fini istituzionali previsti dalla Costituzione Apostolica ‘Pastor Bonus', come pure è impegnata a rispettare la volontà dei donatori che nel corso degli anni hanno voluto contribuire all'Opera Missionaria. Pertanto, accoglie tutte le riforme amministrative previste dalla Segreteria per l'Economia e sottopone alla medesima tutti i bilanci preventivi e consuntivi del Dicastero. Qualora dovesse ripetersi la divulgazione di notizie non veritiere o tendenziose, questa Congregazione sarà costretta a tutelare la propria immagine nelle sedi opportune".
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto