Caso Meredith, la Cassazione: "Errori nell'inchiesta"
Depositate le motivazione sulle assoluzioni di Amanda e Raffaele: per i giudici ci sono state clamorose defaillance. Sollecito: "Chiederò il risarcimento per ingiusta detenzione"
A carico di Amanda Knox e Raffaele Sollecito - accusati dell'omicidio di Meredith Kercher - manca un "insieme probatorio" contrassegnato "da evidenza oltre il ragionevole dubbio". Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni dell'assoluzione dei due ex fidanzati depositate il 7 settembre dalla Quinta sezione penale della Suprema Corte. I due ex fidanzati erano stati assolti dalla Quinta sezione penale della corte di Cassazione presieduta da Gennaro Marasca il 27 marzo scorso. Solo la Knox era stata condannata a tre anni per il reato di calunnia, pena già scontata. Per la Cassazione il processo per l'uccisione di Meredith Kercher ha avuto "un iter obiettivamente ondivago, le cui oscillazioni sono, però, la risultante anche di clamorose defaillance o "amnesie" investigative e di colpevoli omissioni di attività di indagine". Ad avviso della Suprema Corte, se non ci fossero state tali defaillance investigative, e se le indagini non avessero risentito di tali "colpevoli omissioni", si sarebbe "con ogni probabilità, consentito, sin da subito, di delineare un quadro, se non di certezza, quanto meno di tranquillante affidabilità, nella prospettiva vuoi della colpevolezza vuoi dell'estraneità" di Amanda Knox e Raffaele Sollecito rispetto all'accusa di avere ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher a Perugia il 1 novembre 2007. La richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione Nelle motivazioni della sentenza di assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, c'è una "presa di posizione molto forte contro le investigazioni e gli errori fatti. I giudici hanno dipinto l'affresco di un errore giudiziario mostruoso". Lo dice l'avvocato Giulia Bongiorno, che ha difeso Raffaele Sollecito. "L'assoluzione ci aveva dato grande soddisfazione - ha aggiunto - ma la motivazione raddoppia la nostra soddisfazione". L'avvocato annuncia poi che adesso sarà presentata una "richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione". Parla anche l'avvocato Luca Maori, uno dei difensori. Sollecito e Amanda Knox hanno passato in carcere quasi quattro anni. "Sono state accolte tutte le nostre tesi" ha sottolineato l'avvocato. "In poche pagine e senza fronzoli la Cassazione fa chiarezza di tutta la vicenda: per Sollecito e per la Knox non ci sono né indizi né prove. Parlo in particolare del gancetto del reggiseno della vittima e del coltello che era stato considerato l'arma del delitto". "Emerge chiaramente e definitivamente che sono stato vittima di un clamoroso errore giudiziario che rimarrà alla storia", ha detto a caldo Raffaele Sollecito. "Sono molto sollevata e contenta", ha commentato Amanda Knox alla notizia delle motivazioni della Cassazione.
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