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Terra dei fuochi rom La mappa dei veleni

2001N__WEB

Da Tor Sapienza a via della Magliana. Se tira vento la puzza arriva fino ai Parioli LEGGI ANCHE L'incendio Ama che rende l'aria irrespirabile

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Fa caldo, chiudete le finestre che entra il fumo dei rom. Ci risiamo. Un'altra estate in maschera - ma antigas - perché il carnevale illegale dei nomadi a Roma dura tutto l'anno. Però è con l'arrivo del caldo che la città vive il martirio. Quando la diossina, che si sprigiona dai falò nei campi che ci costano 24 milioni di euro l'anno e in quelli abusivi, ti ammazza. E i romani devono sudare sette camicie con le serrande abbassate. In attesa che le parole del prefetto Gabrielli sull'applicazione delle norme sulla Terra dei fuochi contro le fonderie abusive si traducano in un intervento drastico. E che la pioggia di esposti presentati in Procura, l'ultimo quello del consigliere regionale Fabrizio Santori, e le interpellanze europee di Roberta Angelilli, scatenino l'inferno, una volta tanto contro chi delinque. Non si salva nessuno. A 10 chilometri dal Quirinale, la zona est di Roma è la nuova Terra dei fuochi de' noantri. Lunghissima: da Tor Sapienza a Ponte di Nona, da Lunghezza fino a Tivoli, un'unica lingua di fiamme, con scempi di natura ambientale e reati penali concentrati nel campo rom in via Salone e via Collatina vecchia. Ci mancava la new entry: lo stabile occupato in via Raffaele Costi, da cui qualche giorno fa si è sviluppato un fumo nero per i soliti nomadi intenti a spellare rame e altri metalli. A Tor Sapienza il dramma è il campo rom di via Salviati: roghi tossici a ogni ora del giorno e della notte, traffico di rifiuti, smaltimento abusivo di eternit ed elettrodomestici, black out ripetuti nel piazzale della stazione per le razzie di cavi di rame. Un inferno anche per i quartieri Colli Aniene e Casale Rosso. Per miasmi e fumi fetidi chiesta un'indagine sanitaria da Fidene a Serpentara. Nel III municipio brucia il parco delle Valli tra Conca d'Oro e Val d'Ala. L'ultimo rogo fotografato dai balconi qualche settimana fa dai residenti tra viale Tirreno e il Ponte delle Valli ha rischiato di far saltare in aria le auto in sosta. Ancora roghi pestilenziali nel quadrante sudovest: nel campo rom in via Candoni, e in via della Magliana di fronte alla stazione Muratella. A rischio, con il caldo che fa, l'area golenale del Tevere a Magliana nei pressi della Roma-Fiumicino un concentrato di baraccopoli, e le sponde del fiume nella zona di Ponte Marconi. Problemi messi sul tavolo stamattina durante l'incontro con il prefetto Gabrielli, nella tappa presso la sede del Municipio XI in via Camillo Montalcini, la strada della prigione di Moro. Ancora roghi tossici in zona La Barbuta tra Roma e l'aeroporto di Ciampino. E quando soffia il vento non si salva nessuno. «Li sentiamo anche ai Parioli» aveva denunciato su queste pagine anche il comico Enrico Montesano. La ciliegina a via Salaria già prima dell'incendio di ieri. Da una parte i miasmi dell'impianto Ama. Dall'altra quelli prodotti dai roghi accesi nei numerosi insediamenti abusivi in zona Montesacro per spellare i cavi di rame. Nella morsa Nuovo Salario, Conca d'Oro, Villa Spada, Fidene e Serpentara. 

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