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Uccide due donne e poi si dà fuoco

Era legato a una setta pseudo religiosa

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Due omicidi in due giorni sulla traiettoria Alessandia Ventimiglia portati termin dalla stessa mano. Un ex poliziotto di 60 anni, Giancarlo Bossola, ha prima ucciso la compagna cubana di 52 anni, nel loro abitazione ad Alessandria poi raggiunto Ventimiglia, località al confine con la Francia, dove ha ammazzato un'altra donna, un'alessandrina di 47 anni, badante dell'anziana madre di 90 anni, e alla fine si è tolto la vita. Gli agenti della Mobile di Alessandria, diretti da Mario Paternoster, stanno cercando di ricostruire l'intrigata dinamica. Secondo le prime ipotesi sembra che l'uomo, che era anche un ex poliziotto, abbia architettato tutto da tempo. La compagna sarebbe infatti stata uccisa due o tre giorni fa. Poi l'assassino ha telefonato al commissariato di Genova e si è autodenunciato. Senza però dare ulteriori dettagli, ma lasciando lettere che avrebbero inizialmente depistato il ritrovamento del corpo. In questo modo l'ex poliziotto poteva completare in maniera indisturbata il suo piano mettendosi alla guida dell'auto e continuato la sua fuga sull'autostrada ligure, direzione Ventimiglia. Forse originariamente progettava di scappare in Francia. Ma invece, proprio sull'autostrada, tra Orco Feglino e Finale, si è ucciso dandosi fuoco. A bordo c'era un'altra donna, un'alessandrina di 47 anni, morta anche lei. Si sta cercando di capire se l'uomo abbia ucciso prima lei o se i due siano morti assieme nel rogo. Nel frattempo gli agenti di Alessandria hanno rintracciato l'indirizzo del primo omicidio: via Pascoli, quartiere Cristo, periferia popolare di Alessandria. E arrivati sul posto hanno scoperto il cadavere, sul quale non ci sarebbero però segni di violenza. La donna, 42 anni, era sul letto, senza vestiti, con una collana al collo. Secondo una prima ipotesi il delitto suicidio potrebbe avere motivazioni pseudo religiose: la donna cubana (e probabilmente anche l'omicida) faceva parte di una religione-setta molto attiva in Sudamerica, la Santeria. In casa sono state trovate diverse lettere dove Bossola spiega di aver ucciso mosso da indicazioni religiose impartite dalla donna.

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