Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La Corte dei conti «assolve» Bertolaso

MALTEMPO: BERTOLASO ATTACCA, SENZA PROTEZIONE CIVILE PIU' VITTIME

I giudici contabili volevano 26 milioni di risarcimento. Dichiarata l'inammissibilità dell'atto di citazione anche per il vice Borrelli

  • a
  • a
  • a

Si è chiuso con un buco nell'acqua il giudizio contabile sull'affaire del G8 nell'isola della Maddalena. La Procura della Corte dei conti del Lazio aveva chiesto la condanna al risarcimento di oltre 26 milioni di euro per l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso e l'attuale vice capo dipartimento Angelo Borrelli. Ieri è stata depositata la sentenza che dichiara l'inammissibilità dell'atto di citazione. Il pubblico ministero contabile è «decaduto dal potere di esercizio dell'azione» perché non ha rispettato il «termine perentorio», fissato al 20 maggio 2013, e ha depositato l'atto di citazione il 10 giugno «senza che sia stata utilmente prodotta altra istanza di proroga». È venuto quindi a cadere, per un errore procedurale, l'impianto accusatorio costruito nei confronti di Bertolaso e Borrelli. I due erano accusati di aver rinegoziato il contratto con la Mita Resort srl, favorendo la società dell'ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e causando alle casse dello Stato un danno milionario. In ballo c'era la gestione del servizio di ricettività alberghiera, del porto turistico e delle strutture dell'ex arsenale e dell'ex ospedale militare nell'isola della Maddalena, dove nel 2009 si sarebbero dovuti incontrare i grandi della Terra. Poi il devastante terremoto del 6 aprile a L'Aquila, indusse il governo Berlusconi a spostare il summit nel capoluogo abruzzese. A questo punto Bertolaso incaricò Borrelli (in qualità di direttore dell'ufficio Amministrazione e Bilancio del dipartimento della Protezione civile) di firmare la rinegoziazione del contratto con la Mita Resort, «penalizzata» dal trasferimento dell'evento. La durata della concessione dell'aerea demaniale passò da 30 a 40 anni, e il prezzo venne ridotto da 41 a 31 milioni di euro, mentre il canone annuo di 60 mila euro rimase invariato. È proprio questo «sconto» che il pm contabile contesta: «Le norme consentivano solo la rimodulazione temporale dell'offerta e non quella economica». Occorreva, insomma, garantire un minimo di redditività anche allo Stato, per farlo rientrare da un investimento di 400 milioni di euro. E qui veniamo al secondo danno, quello erariale, «per non aver valutato adeguatamente la congruità economica dell'operazione». Stiamo parlando di un'area di 114 mila metri quadrati a terra e più di 11 mila di specchio d'acqua sui quali sarebbero dovuti sorgere un centro conferenze, un albergo a 5 stelle e un porto turistico per 800 posti barca. Secondo i calcoli della Procura, in questo caso, il prezzo è stato sottostimato di almeno 16 milioni di euro. Le difese hanno eccepito la nullità dell'atto di citazione, emesso oltre il termine, con cui si chiedeva la condanna di Bertolaso alla somma complessiva di 21.658.175 euro e di Borrelli a quella di 5 milioni di euro. Eccezione accolta dalla sentenza emessa dal collegio della sezione giurisdizionale del Lazio. Nell'udienza dello scorso 18 febbraio il pm aveva anticipato che, anche in caso di accoglimento, il suo avrebbe riproposto l'atto. C'è quindi da attendersi un nuovo giudizio contabile sul G8 alla Maddalena.

Dai blog