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La difesa di Sollecito: "Va assolto, era davanti al pc"

Processo Meredith, Sollecito

Sentenza attesa per giovedì 30 gennaio. Raffaele: per il verdetto sarò in Italia

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La notte dell'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto fra il primo e il 2 novembre del 2007, Raffaele Sollecito rimase a casa sua: guardò sul pc il film "Il Magico mondo di Améliè e poi un cartone animato giapponese, Naruto. Questa la dichiarazione uno dei difensori dell'imputato, Luca Maori, all'udienza di oggi dell'appello bis. "Il pg - ha spiegato Maori - ha definito quello del pc un alibi falso e fallito. Non è così. Dalle 18.30 del primo novembre fino al 2 novembre a mezzogiorno Sollecito è rimasto a casa". Secondo il difensore di Raffaele, gli esiti delle consulenze sul pc dimostrano che dalle 18.30 del primo novembre fino al giorno successivo "Sollecito è rimasto a casa. Alle 21.10 sposta il file del film Amélie in una diversa cartella, alle 21.26 apre il file del cartone animato Naruto. Fino alle 5.32 ha interagito con il computer, scaricando musica, vedendo film senza soluzione di continuità".   SOLLECITO: PER LA SENTENZA SARO' IN ITALIA A proposito del verdetto atteso per giovedì 30 gennaio da parte della Corte d'Assise d'Appello di Firenze Raffaele Sollecito ha dichiarato: "Per la sentenza sarò in Italia. Ancora non ho deciso se sarà in aula a Firenze o se sarò a Bari - ha precisato parlando con i giornalisti a margine dell'udienza - dipende dalle contingenze organizzative. Oggi parlano i miei avvocati e io non ho niente da aggiungere a quello che dicono loro. Francesco Sollecito, padre dell'imputato, ha poi aggiunto: "Siamo tutti profondamente preoccupati perché nostro malgrado questo percorso va avanti da sette anni, quando non avrebbe dovuto neanche iniziare. Sono abbastanza fiducioso, perché i fatti hanno dimostrato in maniera ineccepibile che Raffale non c'entra niente. La Corte di Firenze non può non confermare l'assoluzione".

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