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Pullman precipita da viadotto in Irpinia

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Più di 15 feriti, alcuni gravi. Tra loro bambini

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Tragedia ieri sera intorno alle 20.30 sull'autostrada A16 Napoli-Canosa dove poco dopo il casello di Avellino Ovest, tra Monteforte Irpino e Baiano un pullman di ritorno da una gita ha prima tamponato alcune auto e poi ha sfondato il guard rail di cemento precipitando da un viadotto nella scarpata sottostante. Un volo tremendo di circa 30 metri finito in uno schianto terribile. I soccorritori si sono trovati davanti una scena raccapricciante. I vigili del fuoco di Avellino, tra i primi a giungere sul posto insieme agli operatori del 118, sono stati calati nel burrone con una gru ed hanno operato in condizioni di grave pericolo perché sulle loro teste c'erano grossi pezzi di cemento del guard rail in bilico sulla scarpata. Mentre alcune squadre lavoravano per mettere in sicurezza l'area, i colleghi facevano il possibile per estrarre più persone possibile dalle lamiere contorte dell'autobus. Purtroppo il bilancio è pesantissimo e destinato ad aggravarsi con il passare delle ore. Le vittime sono oltre dieci ma alcune fonti di agenzia parlavano di 26 cadaveri allineati vicino alla carcassa dell'autobus, adagiato su un fianco e accartocciato non lontano dalla provinciale che corre sotto l'autostrada. Undici le persone ferite portate negli ospedali di Nola, Avellino e al Cardarelli di Napoli, alcune in in condizioni gravissime. A bordo dell'autobus ci sarebbero state 48 persone, una comitiva proveniente in gran parte da Pozzuoli, che tornava da una gita a Telese Terme, in provincia di Benevento. Tra loro molti bambini. La Polizia stradale sta indagando sulle cause dell'incidente. Tra le ipotesi quella di un guasto ai freni dell'autobus ma non si esclude lo scoppio di uno pneumatico o un colpo di sonno del conducente. Un comunicato di Autostrade per l'Italia ha fatto sapere che il pullman è sopraggiunto in velocità nei pressi di un rallentamento di traffico, nonostante quest'ultimo fosse segnalato sia dai pannelli a messaggio variabile che dal personale sul posto. L'autobus ha tamponato una serie di autovetture, prima di precipitare nel vuoto dal viadotto Acqualonga. Una circostanza che sarebbe avvalorata dalla testimonianza di alcuni automobilisti che hanno raccontato di aver visto dagli specchietti retrovisori il bus piombare sulle vetture incolonnate, nonostante la segnalazione del rallentamento. Gli occupanti di un'altra auto parlano invece dello scoppio di una ruota. Il procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, giunto sul posto, ha aperto un fascicolo di inchiesta. Quel tratto di autostrada, che è stato chiusa al traffico per consentire i soccorsi, è tristemente noto per la sua pericolosità. L'ultimo incidente, in cui persero la vita tre persone, risale al giugno scorso. Altri due gravi incidenti si sono verificati in provincia di Latina e in Calabria. Una donna e i suoi due figli, di 17 e 8 anni, sabato sera sono stati travolti da un'auto sul lungomare di San Felice Circeo. Alla guida un uomo di 47 anni, ubriaco, che ha perso il controllo del mezzo investendo la famiglia che stava passeggiando. Per la donna la prognosi è di venti giorni, mentre sono più gravi le condizioni dei figli, entrambi in prognosi riservata. Il 17enne è ricoverato all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, mentre il fratellino è stato portato a Roma. L'automobilista, un italiano di 48 anni, si è rifiutato di sottoporsi all'alcoltest e sarà denunciato. Più pesante il bilancio dello scontro frontale avvenuto ieri mattina intorno alle 6 sulla Statale 106 Jonica nei pressi di Trebisacce. Un bus di emigranti svizzeri diretto nel Crotonese per le vacanze si è scontrato con un tir condotto da un bielorusso di 33 anni. Una donna di 56 anni e un bambino di 12 hanno perso la vita. Il camionista, positivo all'alcoltest, è stato fermato. I feriti sono 18, uno in gravi condizioni.

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