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Nel menù del cenone di Capodanno aprono le danze i miei cappellacci in brodo

Rosa De Caro
Rosa De Caro

Sono una desperate house wife - mum classe 75. Amo creare e sperimentare in cucina sulla scia di quello che sento dentro. Il mio obiettivo? Stupire i miei ospiti e la mia famiglia. Amo viaggiare nel mondo alla scoperta di culture e tradizioni tipiche. Le mie passioni: la buona cucina, la musica, la moda e tutta l'arte Dimenticavo… sono soprattutto una buona forchetta, amo curiosare e rubare con gli occhi come dicono i grandi maestri! La lettura è uno dei miei hobbies, ma quasi sempre in riva al mare, sorseggiando il mio mohito!

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La celebrazione dell'anno nuovo è la festa più antica che si conosca. I Babilonesi circa 4000 anni fa, festeggiavano la prima luna nuova dopo l'equinozio di primavera, stagione che tra tutte è considerata di rinascita, del rifiorire della natura, della nuova semina. Per questo motivo vi si associava l'inizio del nuovo anno. Perfino i romani continuarono a celebrare il nuovo anno nel tardo Marzo, fino alla riforma del calendario giuliano che fece coincidere l'inizio dell'anno con il primo Gennaio. Con l'aiuto di un illustre astronomo egiziano chiamato Sosigene, Giulio Cesare introdusse l'anno solare di 12 mesi, ovvero di 365 giorni. Le tradizioni antiche dei festeggiamenti erano quasi sempre legate ai ritmi della natura e della terra. Le tradizioni odierne, prevedono per il Capodanno, data l'importanza dell'occasione, che si prepari una cena che non sia come quella degli altri giorni. Il cosiddetto cenone riveste un'importanza particolare, e si presenta in tutta Italia con una dovizia di sapori grassi legati alla tradizione culinaria di ogni regione. Tra i piatti tradizionali pensiamo alla minestra maritata napoletana, al brodo di cappone lombardo-veneto, ai ravioli, a tortellini, alle lasagne e alle paste al forno, al tacchino arrosto ripieno, ai porchetti interi, agli agnellini e ai capretti al forno, all'anatra ripiena e così via.

Per celebrare la fine di questo complicato anno pandemico, ho voluto divertirmi nella realizzazione di cappellacci in brodo fatti in casa. Ho impiegato un po' di tempo in cucina per prepararli, ma ne è valsa la pena. Tra le altre cose, ho finalmente capito il motivo per cui nelle paste all'uovo li vendono a peso d'oro! Tanto olio di gomito e manualità sono necessari per ottenere un primo piatto fenomenale. Versiamo sulla spianatoia la farina a fontana, uniamo le uova e impastiamo energicamente per 15 minuti affinché diventi soda. Formo un panetto e avvolgendolo nella pellicola trasparente lo lascio riposare in frigo 30 minuti. Intanto preparo il ripieno: mi occorre una fetta di lonza e del petto di tacchino, che farò rosolare a tocchetti in padella nel burro per 10 minuti. Nel mixer passo la carne per ottenerne un trito, insieme a una fetta spessa di prosciutto crudo e mortadella. Incorporo due uova, sale e pepe, 150 gr di parmigiano e della noce moscata se piace. Una volta ottenuto un composto omogeneo, stendo il panetto di pasta in una sfoglia sottile con il mattarello e, con una rotella dentellata, la taglio a quadri di circa tre cm di lato. Metto un po' di composto al centro e ripiego la pasta in due facendo combaciare i margini, premendo bene i bordi per sigillarli, piego il cappellaccio intorno al dito indice e sovrappongo le due punte estreme premendole bene affinché restino unite. Una volta raggiunta la quantità desiderata, lascio bollire nel brodo in pentola per pochi minuti, mescolando con delicatezza. 

Unica raccomandazione che sento di darvi: evitiamo gli sprechi inutili, godendoci il cenone senza strafare nei preparativi e pietanze, per non essere costretti a buttare il cibo.  
Pronti ad abbracciarvi sotto l'agrifoglio appeso in casa? È di buon auspicio per il nuovo anno! Calice alla mano, brindo insieme a voi per accogliere il 2022. Che sia per tutti un anno pieno di cose belle e buone, sulla tavola e nella vita!

Ricetta dei cappellacci in brodo 
Farina 300 gr
Uova 3
due litri di brodo di carne o di cappone
Per il ripieno: 150 gr di Parmigiano, 100 gr di lonza di maiale, 50 gr di petto di tacchino, 2 uova, prosciutto crudo 100 gr, mortadella di Bologna IGP 100 gr, sale e pepe q.b., noce moscata q.b.

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