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Immobile rialza la Lazio

Ciro regala la vittoria contro il Feyenoord con al rete numero 200: bianccoelesti secondi nel girone

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Ciro porta la Lazio al secondo posto del girone ora guidato dall’Atletico Madrid che ha rifiliato sei gol al Celtic (doppiette di Griezzman e Morata, sigilli si Lino e Saul). La perla numero 200 di Immobile stende il Feyenoord e regala speranze di poter conquistare un posto negli ottavi di Champions. Col cuore più che col gioco ma per il momento va bene così per rialzarsi dopo troppe sconfitte in questo primo scorcio di stagione.
Sarri cambia ancora rispetto al campionato, Immobile vince il ballottaggio con Castellanos, con Ciro fiducia a Felipe Anderson e Zaccagni. Centrocampo rivoluzionato rispetto a quello iniziale di Bologna, Vecino agisce da centrale, Kamada (al rientro dall’inizio dopo un mese) e il solito Luis Alberto. In difesa out Casale e Marusic, tocca alla linea formata da Lazzari, Patric, Romagnoli e Hysaj. Sull’altro fronte Slot conferma la stessa squadra dell’andata che ha schiantato i biancocelesti nell’inferno del De Kuip di Rotterdam, il tridente offensivo Stengs-Gimenez- Paixao. alla fine sono 35.000 gli spettatori che hanno risposto presente all’appello di Sarri (non ci sono tifosi olandesi per problemi di ordine pubblico), vola Olympia, fischia l’esperto polacco Marciniak.
La Lazio parte bene, subito un giallo del terzino Niewkoop (fallo su Zaccagni) e la sensazione che, almeno dal punto di vista del carattere, la squadra abbia voglia di mettere in difficoltà gli olandesi. Però, nonostante il gioco scorra bene, emerge il solito problema di tirare poco in porta (solo un colpo di testa di Vecino). Si fa male proprio il difensore del Feyenoord ammonito, sul lato dove la Lazio riusciva a sfondare bene. Entra lo stagionato Trauner e, all’improvviso gli ospiti ritrovano il giusto equilibrio tra i reparti con Geertruide spostato a destra. In mezzo Kamada e Luis Alberto soffrono tanto la fisicità di Wieffer e Zarrouki, resta solo l’argine di Vecino con Zaccagni che rischia un infortunio al ginocchio e rimane in disparte. Intorno alla mezz’ora Provedel devia in angolo la girata del solito Gimenez e Paixao calcia fuori. La Lazio resta in partita e trova il vantaggio al primo minuto di recupero: lancio di Felipe per Immobile sul filo del fuorigioco (errore di Geertuide), Ciro salta il portiere Bijlow e deposita in rete la sua rete numero duecento. Il primo tempo finisce con l’1-0 ma Sarri deve correggere qualcosa e dare più sostanza al centrocampo in difficoltà.
Si ricomincia con la Lazio che prova a gestire il vantaggio, il tecnico inserisce quasi subito Castellanos e Pedro per gli stremati Immobile e Zaccagni. Poco dopo c’è spazio per Guendouzi, Rovella e Pellegrini anche perché la ripresa è una sofferenza infinita. Sbaglia Gimenez la girata di testa, Luis Alberto gioca gli ultimi dieci minuti stirato per un problema muscolare, Castellanos fallisce il raddoppio nel lungo recupero. Provedel mette i guantoni al 97’ su colpo di testa in mischia del giapponese Ueda, finisce con la festa dell’Olimpico. E ora il derby con i cerotti e il timore Luis Alberto non possa recuperare.

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