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Lazio anonima, brutta caduta a Bologna

Passo indietro della squadra di Sarri battuta da una rete di Ferguson: sono cinque le sconfitte in campionato

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Altro che rimonta, vince con merito il Bologna, basta un gol di Ferguson per punire una Lazio che non è guarita. Classifica di nuovo inguardabile e biancocelesti in castigo per l’ennesima prova sottotono di questo avvio di stagione tormentato. Sono cinque i ko in campionato, l’anno passato furono otto in totale, tanto per far capire che non può essere sempre spiegata la sconfitta solo con un calo di tensione: a livello tattico questa squadra non crea più occasioni e fa solo uno stucchevole possesso palla (solo dodici gol fatti finora). Volano i padroni di casa (dieci risultati utili di seguito) ora in zona Europa e Dall’Ara ancora funesto per gli ospiti.
Motta sceglie il miglior Bologna possibile per continuare a sognare. Dietro a Zirkzee, ci sono Orsolini, Ferguson e Saelamaekers, tre incursori in grado di fare male ai biancocelesti. Sarri riparte dalla squadra che ha battuto la Fiorentina con la sola novità di Pedro al posto di Zaccagni. Romagnoli, seppure affaticato risponde presente, Castellanos viene preferito a Immobile che sembrava in vantaggio rispetto all’argentino dopo la rete segnata nel recupero contro la Fiorentina qualche giorno fa. Solito centrocampo formato da Guendouzi, Rovella e Luis Alberto. Si comincia con la spinta del Dall’Ara e i padroni di casa che sognano un posto in Europa, presenti anche quattromila tifosi laziali che hanno seguito la squadra nonostante il giorno insolito di gara. Arbitra il romano La Penna (ormai sdoganata la territorialità per i fischietti italiani) che sceglie ben presto un metro molto largo cercando di spezzettare il gioco meno possibile ma finisce per scontentare più gli uomini di Sarri. Primo tempo equilibrato, si chiude senza reti. 
La Lazio tiene più palla, conduce il gioco ma è pericolosa solo su un angolo di Luis Alberto (deviato sulla traversa da Skorupski) e un tiro alle stelle di Castellanos, impreciso nei pochi palloni giocabili avuti vicino alla porta di casa. Il Bologna si fa vedere solo sul finire della prima frazione con Zirkzee, la difesa biancoceleste gli concede di calciare di destro dal limite ma ne sece una conclusione svirgolata. Tutto qui, i due tecnici si annullan. 
Partenza choc, come purtroppo accade spesso alla banda di Sarri: venticinque secondi e il Bologna è avanti con un’azione facile facile che porta Ferguson (liberato da Zirkzee) a realizzare indisturbato l’1-0. Disattenzione fatale di tutta la difesa, Sarri corre subito ai ripari, dentro Pellegrini, Immobile e Zaccagni per Marusic, Pedro e Castellanos. Orsolini su punizione fallisce il raddoppio, Motta sostituisce Aebisher, stanchissimo, con Moro, poi entrano anche Kristansen e Ndoye. Poche soluzioni per la Lazio con Sarri che prova anche a rianimare la sua squadra con Isaksen e Kamada (escono Anderson e Guendouzi). Ci vorrebbe un tiro in porta per provare a segnare, ma la squadra biancoceleste non riesce a sfondare il muro bolognese: finisce con la quinta sconfitta in campionato con la beffa di cinque ammonizioni (Pedro, Zaccagni, Isaksen, Romagnoli e Luis Alberto) e un arbitro che prende fischi per fiaschi anche se la sconfitta è giusta. 
Adesso poche ore per ricaricare le pile, raccogliere le energie per provare a battere il Feyenoord e rimettersi in pista per il passaggio agli ottavi di Champions.

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