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Spettacolo Lazio a Reggio Emilia

Battuto 2-0 il Sassuolo con prove super: segnano Felipe Anderson e Luis Alberto

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio risale nella parte destra della classifica vince a Reggio Emilia contro il Sassuolo regalando ai quattromila tifosi arrivati da Roma una prestazione con i fiocchi. Secondo successo di seguito in campionato, terzo compresa la Champions con la ciliegina sulla torta del secondo clean-sheet della stagione. Solo buone notizie comprese le reti di Felipe Anderson e Luis Alberto (cinquantesima, la prima da capitano) e le ottime prove dei rinforzi estivi: convincono Castellanos, Guendouzi e Rovella.
Dionisi rilancia Castillejo nel terzetto di fantasisti con il temutissimo Berardi e Lurientiè dietro a Pinamonti. Sarri (in tribuna per squalifica, a dirigere la squadra c’è il vice Martusciello) fa qualche cambio rispetto alla squadra che ha battuto l’Atalanta prima della sosta: dentro Lazzari e Patric (fuori Casale) in difesa e Pedro in attacco al posto di Zaccagni reduce da due settimane tormentate con una caviglia dolorante. Confermato il centrocampo con Guendouzi, Rovella e Luis Alberto, davanti Castellanos con Immobile che parte dalla panchina. 
Al fischio d’inizio dell’arbitro Di Bello sembra di stare all’Olimpico con oltre 4.000 tifosi laziali che provano a spingere la squadra biancoceleste. E il gruppo di Sarri risponde con un primo tempo spettacolare: due gol, una traversa e almeno altre quattro occasioni clamorose sciupate. Comincia Felipe a farsi ipnotizzare da Consigli dopo un errore in costruzione di Tressoldi. Traversa di Romagnoli dopo un’altra deviazione decisiva del portiere di casa che, però, si arrende al tocco ravvicinato dell’esterno brasiliano. 
Assist di Taty, dopo l’ennesimo errore in uscita nei neroverdi, pressing di Luis Alberto e, finalmente, si sblocca Anderson al primo gol stagionale. Rovella e Guendouzi fanno girare a vuoto i dirimpettai, lo stesso Luis Alberto, poco dopo la mezz’ora, sfrutta la svirgolata di Boloca e realizza la sua terza rete in campionato. Finisce 0-2, dominio totale. 
Alla ripresa Dionisi cambia tutto: dentro Erlic, Vina e Thorstvedt, la Lazio riparte con gli stessi undici che hanno cominciato la partita al Mapei. Che rientrano male in campo e allora, dopo soli sette minuti ecco Cataldi e Zaccagni per i due ammoniti Rovella e Pedro. E la Lazio riemerge con lo stesso regista romano che colpisce il palo di Consigli (e sono due). Entra anche Defrel con Provedel che prende il pallone con le mani in uscita al limite dell’area: per fortuna che il Var trasforma il cartellino rosso del portiere comminato dal solito incerto arbitro in una rimessa dal fondo.
Pericolo scampato dopo aver rivissuto il dramma di Maximiano, tocca anche a Vecino per lo stanchissimo Guendouzi. Di Bello comincia ad ammonire tutti i laziali possibili, da Luis Alberto a Cataldi. Martusciello inserisce anche Immobile e Kamada (fuori il Taty e il mago che non gradisce la sostituzione) per sfruttare meglio gli spazi lasciati dalla difesa di casa. Vecino spreca l’occasione dello 0-3, Zaccagni colpisce un palo esterno (il terzo della serata). poi tutti a festeggiare sotto la curva.
Adesso solo poche ore per preparare la trasferta di Rotterdam contro il Feyenoord. Mercoledì al «De Kuip» ci saranno in palio punti pesanti per la qualificazione agli ottavi.
 

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