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Sarri ami di più i giocatori della Lazio

Il tecnico critica la sua rosa, Lotito infuriato per le dichiarazioni di Milano

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Tutto come l’anno scorso, per di più con sette punti in meno (dai 14 del campionato 2022-2023 a quelli attuali). Sarri si lamenta del mercato così come aveva fatto dodici mesi fa accusando il vecchio ds Tare. Stavolta gli obiettivi sono Fabiani e Lotito (non c’era la talent room con il fido Picchioni a scegliere i rinforzi?). L’accusa alla società arriva dopo 4 ko in sette partite e una classifica deprimente. «Io ero partito da A poi scelgo tra questo o quello, X o Y», parole chiare che non avranno fatto piacere al presidente. Nel merito Sarri avrà le sue ragioni, stavolta però ha sbagliato la comunicazione a un ambiente malato di autolesionismo cronico. Mai un’ammissione di colpe e tanti alibi per un gruppo che vive una probabile crisi di rigetto. Per non parlare dei nuovi acquisti che non saranno stati felici di queste dichiarazioni che non sono di certo da manuale del perfetto motivatore. Un autogol nel momento peggiore della sua gestione quando c’è solo bisogno di lavorare e trovare soluzioni. Ora c’è la Champions da onorare, «un lusso» come dice il tecnico toscano e soprattutto organizzare una rimonta credibile in campionato. Possibile solo se Sarri tornerà ad amare un po’ di più i giocatori che allena.

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