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Bentornata Lazio

Rinascita al Maradona, Luis Alberto e Kamada battono il Napoli e regalano i tre punti

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Che Lazio. Inattesa arriva la reazione della creatura di Sarri che replica il blitz del Maradona di sei mesi fa, batte con merito il Napoli e allontana i cattivi pensieri dopo le sconfitte iniziali. Apre il tacco di Luis Alberto, pari Zielinski, rete decisiva di Kamada. Da applaudire anche l’esordio di Guendouzi che aveva segnato il 3-1 annullato per un discutibile fuorigioco. In generale la Lazio si rialza nel momento più difficile, segnali di risveglio che consentono di guardare ai prossimi impegni con rinnovato entusiasmo. 
Garcia schiera lo stesso Napoli dell’anno scorso senza Kim ma con Juan Jesus accanto a Rrahmani. Nuovi acquisti in panchina con il recupero fondamentale di Kvaratskhelia e Osihmen terminale offensivo. Sarri torna nella «sua» Napoli, si affida ancora una volta a Kamada accanto a Luis Alberto e Cataldi (Vecino, l’eroe dello scorso aprile, ancora fuori), unica novità in difesa col rientro di Hysaj al posto del confusionario Lazzari. Immobile fa trecento con la Lazio e guida l’attacco che ha segnato solo una rete nei primi 180 minuti. Si parte con la creatura di Sarri un po’ troppo timorosa: Kvara sfonda dal lato di Marusic e impegna con due conclusioni pericolose Provedel, poi Osimhen gira di testa alto. A centrocampo si soffre tanto ma almeno stavolta corrono tutti e si aiutano in campo. Tanto che alla mezz’ora Felipe Anderson inventa per Luis Alberto, il mago tira fuori dal cilindro un colpo di tacco che infila Meret. Nemmeno il tempo di esultare e la Lazio si distrae: pareggio immediato dopo una conclusione di Zielinski deviata involontariamente nella porta di Provedel da Romagnoli: 1-1 in un minuto. Le uscite dal basso biancocelesti mettono in difficoltà il Napoli che però sfiora con Oliveira il vantaggio sul finire di un primo tempo senza altri squilli (13-2 il numero dei tiri in porta per il Napoli). Si ricomincia con Zielinski che scalda i guantoni di Provedel e la Lazio che riparte bene con Felipe, velo del mago e prodezza di Kamada che infila il primo gol in Italia. La creatura di Sarri si sblocca, il Napoli accusa il colpo, segna altri due gol il primo con Zaccagni, il secondo con Guendouzi, appena entrato, ma il Var spegne la gioia laziale: annullati entrambi per fuorigioco millimetrici. L’arbitro Colombo trova anche il tempo per ammonire Zaccagni e Luis Alberto per proteste. Sarri mette Pedro per Felipe, Garcia manda in campo Raspadori, Simeone e l’ultimo arrivato Lindstrom. Nel recupero di sette minuti dentro anche Isaksen e Castellanos. L’extra-time si allunga ma la Lazio tiene e conquista tre punti d’oro.
A[/CAPO_3R]desso la sosta con tanti giocatori impegnati in nazionale e all’orizzonte altri due impegni molto complicati contro Juve, sabato 16 settembre allo Stadium e tre giorni dopo il ritorno in Champions League all’Olimpico contro l’Atletico Madrid di Simeone. Ma la Lazio è in crescita fisica e mentale e le prossime settimane serviranno a Sarri per inserire definitivamente i nuovi.
 

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