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Lazio, occasione Champions

I biancocelesti a Monza per sfruttare il passo falso dell'Inter e allungare al secondo posto

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Cinquanta giorni dopo la rovinosa sconfitta contro l’Atalanta la Lazio si presenta a Monza da seconda in classifica e con tredici punti conquistati nelle ultime cinque gare senza subire gol. Tra le vittime illustri di questo periodo straordinario Napoli e Roma, ma il passato conta poco perché da oggi pomeriggio all’U-Power Stadium pieno come non mai (record, con 14.200 presenze e almeno 3.000 laziali) comincia un nuovo campionato anche se Sarri ribadisce il suo punto di vista sulla lotta Champions: La responsabilità ce l’ha chi ha l’organico migliore del nostro, noi abbiamo un’opportunità, ho sempre detto che ci sono squadre superiori. Le altre fanno cambi che ti lasciano pensare; l’Atalanta a 20 minuti dalla fine, contro l’Empoli, mette Boga, Lookman e Hojlund..Noi possiamo solo lottare e vedremo come andrà a finire. Inutile pensare al derby, dobbiamo essere tra le big d’Italia». Certo, la sconfitta interna dell’Inter con la Fiorentina, il duro impegno a Napoli del Milan, può aprire scenari clamorosi ma il tecnico non si fida.
Niente da fare, neppure la vittoria nel derby fa cambiare idea a Sarri che teme molto la sfida odierna dopo i ripetuti cali di tensione post grande successo:. «La partita con il Monza? Dopo le grandi vittorie abbiamo conquistato i tre punti una volta sola - ricorda - e questo è stato il nostro limite, ci siamo accontenta. Dovremo andare lì con grande umiltà su un campo dove la Juve ha perso e l’Inter ha pareggiato. Palladino è, tra gli allenatori giovani, uno dei più intriganti». Non poteva mancare la polemica contro le nazionali e non tanto per il caso Zaccagni nell’Italia.. «Quando i miei giocatori non sono convocati - spiega Sarri - sono contento perché possono allenarsi e riposarsi, abbiamo un ct bravo come Mancini e sono decisioni sue. Le nazionali sono una follia: Vecino ha fatto Italia, Giappone, Corea del Sud e Italia per fare due amichevoli. Ormai non è più fattibile». Lamentela chiusa, passa ai singoli: «Immobile?  Dal punto di vista clinico sta bene, ma è stato fermo un mese. Vediamo se riusciremo a sfruttarlo per uno spezzone di partita. Milinkovic? Non si sta esprimendo al massimo ma può fare la differenza.. Luis Alberto ? È un giocatore totale, fenomenale». Feeling ritrovato con mago poi pensa al futuro con l’incontro con Lotito per pianificare la nuova stagione sempre più vicino: «Se in rosa hai 7-8 italiani dai un'identità maggiore, se sono laziali meglio. Poi c'è da dire che un italiano che fa 3 partite costa 15 milioni, uno straniero in Bundesliga si paga soltanto 4. Il motivo non lo so sinceramente». Sarri passa e chiude, a Monza la grande occasione della sua Lazio..
 

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