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Ciro-gol rialza la Lazio in dieci

Una rete di Immobile regala il successo sul Cluj. Espulso Patric al 16'

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Un brodino firmato Immobile. Una prodezza che regala alla Lazio una vittoria di misura strameritata contro i modesti rumeni del Cluj nell’andata dei playoff di Conference League. Finisce 1-0, ritorno tra sette giorni in Transilvania con la possibilità di andare avanti se i biancocelesti vorranno onorare questa bistrattata competizione. Gara segnata dall’espulsione iniziale di Patric che ha condizionato la sfida costringendo Ciro & co a giocare oltre 70 minuti inferiorità numerica. E dire che Sarrii aveva schierato quasi tutti i titolari con la sola eccezione del portiere Maximiano e del centrocampista Marco Antonio. Al 16’ , come detto, il rosso diretto al difensore spagnolo per un dubbio fallo da ultimo uomo dopo che il promettente kosovaro Krasniqi si era bevuto in rapida successione Lazzari, il giovane piccolo brasiliano e Casale prima di essere steso da Patric. Oltre all’espulsione e il conseguente ricorso al 4-4-1 (fuori Marcos Antonio e dentro lo stopper Gila), primo tempo col dominio della Lazio che aveva sfiorato
</DC>il vantaggio con Milinkovic (ammonito con Zaccagni da un arbitro a tratti persecutorio). Al terzo minuto di recupero, poi, punizione dal limite, assist al bacio di Felipe e Ciro sfonda la porta con un tiro al volo bellissimo: 1-0 e Immobile in gol dopo 43 giorni di digiuno. 
Nella ripresa la Lazio non cambia strategia e costruisce con Sergej (piattone fiacco) e Anderson (colpo di testa fuori) due occasioni solari prima dei cambi al quarto d’ora: fuori Hysaj e Ciro, dentro Marusic e Pedro. Nel finale c’è spazio anche per Cancellieri al posto di uno stremato Felipe con i biancocelesti che provano a gestire la sfida giocando col cronometro. Si soffre fino all’ultimo, il triplice fischio dell’incerto arbitro Pawson fa esultare i pochi infreddoliti spettatori dell’Olimpico. Discorso qualificazione rimandato tra sette giorni ma la Lazio è tornata a vincere e soprattutto a giocare da squadra dopo un periodo negativo che l’ ha fatta scivolare nel giro di due settimane dal secondo al sesto posto in classifica.
Ora, tra meno di 72 ore, la trasferta di Salerno per non perdere altro terreno sulle concorrenti Champions e provare a vendicare la sconfitta dell’andata che ha fatto perdere certezze alla banda di Sarri. In campionato bisogna rimanere attaccati ai primi quattro posti che valgono milioni fondamentali per il futuro della Lazio. Non sarà facile ma contro il Cluj qualche piccolo segnale di ripresa si è visto almeno nello spirito.
 

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