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Sarri ordina: Lazio fai una partita seria

I biancocelesti all'Olimpico contro il Cluj: in campo molte seconde linee ma serve una vittoria

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Fuori dall’Europa League dopo un girone chiuso al terzo posto contro avversari modesti, la Lazio riparte dal playoff di Conference per restare dentro alla coppa. Stasera alle 21 l’andata contro i rumeni del Cluj, ritorno tra una settimana in Transilvania. Sarri richiama la sua squadra all’ordine, chiede concentrazione e impegno per superare il turno e non sottovalutare la terza coppa Europea che nei turni finali può riservare sorprese positive (i punti solo validi per il ranking Uefa, il passaggio del turno vale comunque 600 mila euro, nove milioni in caso di successo finale): «La Conference League è un torneo europeo, va rispettato e preso in maniera seria», esordisce il tecnico  nel centro sportivo di Formello alla vigilia dell’impegno. Ovviamente l’obiettivo principale resta il quarto posto. Sarri, infatti, puntualizza che «il campionato è una priorità perché dà accesso a introiti economici diversi», ma mette in guardia la sua squadra sul valore del Cluj «a livello europeo tutte le gare sono tirate. Li abbiamo studiati, hanno qualche giocatore di ottimo livello come Krasniqi». Poi una caduta di stile che fa male alla società e anche a quei tifosi che nel 2019 aveva creduto nell’impresa impossibile. Biancocelesti dietro alla Juve guidata da Sarri in piena lotta per quello scudetto prima di essere fermati dal Covid. Il tecnico toscano svela un particolare:: «Quella Lazio uscì dalle coppe volutamente? Penso di sì ma io, spero di non andare fuori. Se il viatico fosse questo... Ogni anno fa storia a sé, io ti posso dire quello che pensano da fuori. Quando ero alla Juve, nel momento che la Lazio era seconda dietro 1 punto e 2, mi dissero "concentrati sull'Inter perché la squadra di Inzaghi non ce la può fare». Come a dire che, giocando ogni tre giorni dopo la pandemia, quella Lazio non avrebbe potuto farcela per mancanza di alternative in panchina (frecciata al ds Tare?). Questa parole sembrano una critica indiretta alla situazione attuale dove la Lazio sta perdendo terreno in campionato, con giocatori stanchi fisicamente perché impiegati, secondo il tecnico, per l’assenza di una panchina all’altezza dei titolari. 
Parla anche Immobile e Pellegrini. «Non è soddisfatto, deve crescere di condizione. Non ci si può allenare molto in questo periodo e ha bisogno di giocare. Ma non può fare due partite da 90’ in tre giorni. L’ultimo arrivato? Deve ancora capire i movimenti della nostra linea difensiva, vediamo se potremo utilizzarlo per uno spezzone ma sta crescendo». Arbitrerà l’inglese Pawson in un Olimpico deserto perché ai tifosi questa coppa piace poco.
 

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