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Lazio brutta e senz'anima

Decide Bremer su errore di Maximiano e Bremer. Squadra spenta e senza gioco

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Finsce come al solito a Torino. La Juve resuscita, gioca una gara attenta e Allegri vola in semifinale di Coppa Italia. Lazio senz’anima e senza idee, si consegna all’avversario: decide un gol di Bremer con errore di Lazzari e Maximiano nell’azione decisiva. Sarri esce ancora male nella sfida contro il collega livornese che vince con merito, di corto muso, senza soffrire. Dopo l’eliminazione dall’Europa League con il paracadute della Conference, un’altra uscita da una coppa per la Lazio che conferma i limiti della squadra a giocare partite di un certo livello ravvicinate. Allegri presenta una Juve molto offensiva con Chiesa, Vlahovic e Kostic, ancora fuori Pogba che è sempre più un caso. S[/CAPO_3R]arri fa solo tre cambi rispetto a quanto si pensava, in pratica il turn-over ristretto. Maximiano, portiere di coppa, Patric al posto di Casale, Vecino con Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, tridente Felipe-Immobile-Zaccagni (Pedro parte in panchina col neo acquisto Pellegrini e Milinkovic, unico big escluso). Gli esterni di difesa sono Lazzari e Marusic chiamati a un superlavoro con l’attacco bianconero.
Primo tempo equilibrato, la Lazio prova a fare la partita, la Juve aspetta e riparte. Dopo una conclusione a giro di Zaccagni, crescono i padroni di casa anche perché la squadra di Sarri si limita a uno stucchevole e inconcludente possesso palla. Kostic impegna Maximiano che, poco dopo, si fa trovare pronto su un colpo di testa di Rabiot. Col passare dei minuti si capisce che è nell’aria il vantaggio dei bianconeri e puntale arriva la punizione per l’atteggiamento della Lazio: poco prima del riposo, proprio come in campionato, errore di Lazzari che non sale con la linea difensiva e, sul cross di Kostic, Bremer anticipa Maximiano che sbaglia il tempo dell’uscita. Fa 1-0, vantaggio bianconero più per la passività dei laziali che per meriti propri. Si riparte senza Ciro, in ritardo di condizione, entra subito Pedro. Dopo un quarto d’ora di nulla tocca anche a Sergej (out Vecino) mentre Allegri inserisce Miretti e Kean, subito pericoloso di rimessa. Sarri ci prova anche con Marcos Antonio, Basic e Casale per Cataldi, Luis Alberto e Romagnoli, sull’altro fronte spazio anche a Di Maria e De Sciglio: la Lazio continua a spingere senza pungere, alla Juve va bene così.
Ora si torna in campo lunedì alle 18.30 contro il Verona: un’altra trasferta per tradizione complicata che la Lazio dovrà affrontare con grande determinazione per continuare a lottare per l’obiettivo principale di questa stagione che resta la zona Champions League.
 

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