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Lazio, bastano Pedro e Felipe nel segno di Sinisa

Segna il brasiliano su assist dello spagnolo: eliminato il Bologna, biancocelesti ai quarti contro la Juventus

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Passa la Lazio, elimina il Bologna con una rete di Felipe Anderson modello derby (scippo di Pedro e gol del brasiliano) e ora ai quarti andrà a caccia dell’impresa a Torino contro la Juve. Tutto bene, dopo l’inizio balbettante di anno, una buona gara dominata dall’inizio alla fine senza soffrire mai. Un’altra risposta positiva del gruppo che aveva preoccupato per le due prove scadenti contro Lecce ed Empoli grazie alla crescita fisica dei suoi uomini migliori, escluso Milinkovic ancora alla ricerca della forma migliore.
Stavolta il volo di Olympia finisce in curva Maestrelli vicino alla gigantografia di Mihajlovic, quasi volesse rendere omaggio a Sinisa: poi comincia la partita col fischio del giovane arbitro Baroni davanti a oltre ventimila spettatori (non tutti i 27.000 abbonati hanno risposto presente alle 18 di un giorno in mezzo alla settimana).
Sarri sceglie i titolari, pochi cambi nonostante le previsioni della vigilia: dentro Maximiano assente da agosto nell’esordio maledetto proprio contro il Bologna e Patric, per il resto giocano tutti eccetto Immobile fermo ai box. Fiducia al tridente Pedro-Felipe-Zaccagni che ha dato segnali positivi a Reggio Emilia. Thiago Motta imita il collega, davanti Orsolini e Barrow, a centrocampo Domjnquez e Shouten. La Lazio prova subito a far valere il miglior tasso tecnico con Luis Alberto e Milinkovic, il Bologna si aggrappa al contropiede. Il primo squillo è di Zaccagni, tiro troppo centrale e Skorupski blocca il pallone. Pressione e buoni fraseggi, i biancocelesti passano con un gol modello derby: poco dopo la mezz’ora Sosa si traveste da Ibanez, Pedro ruba palla e serve a Felipe il gol del vantaggio. 
Nella ripresa subito dentro Medel (poi sostituito da Pyyhatia per un problema muscolare) e Lucumi per provare a cambiare la partita e, dopo un quarto d’ora ecco anche Soriano e Zirkzee mentre Sarri aspetta anche perché ì rossoblu non si fanno vedere dalle parti di Maximiano. Milinkovic fallisce il raddoppio di testa, la specialità della casa, imitato da Anderson (bravo Skorupski a respingere). Solo al 67’ il tecnico toscano cambia ma solo in difesa: escono Lazzari e Romagnoli, giusto pensare al Milan, spazio a Marusic e Casale. Poi, fuori anche Milinkovic e Pedro (entrano Vecino e Romero) con la Lazio che prova a gestire il risultato e un arbitro che ammonisce in modo gratuito Zaccagni e Luis Alberto ma si dimentica di fare lo stesso con un paio di avversari. Operazione riuscita senza problemi anche perché il Bologna non c’è, niente distrazioni e qualificazione ai quarti. Ora quattro giorni per recuperare le energie per preparare bene la sfida contro i campioni d’Italia del Milan che, nonostante il periodo negativo, restano un avversario molto pericoloso. Lazio in crescita ma serve continuità per continuare a sognare la Champions.

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