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Lazio, necessario puntare di più sui giovani

Lotito ha trascurato un settore che poteva aiutare la crescita del club. Modesti i risultati degli ultimi anni

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La voce del padrone per ricordare a tutti il bene supremo: la Lazio. Il presidente Lotito ha cercato la mediazione tra Tare e Sarri ma, al di là dei rapporti tra i due, c’è un elemento su cui è auspicabile un intervento deciso del numero uno del club: il settore giovanile. Gli investimenti da 2.8 milioni a stagione degli ultimi anni hanno prodotto risultati modesti a parte qualche giocatore convocato nell’Under 15 o 17 della nazionale che poi quasi sempre si è perso al salto di categoria. E così Sarri si ritrova senza la possibilità di attingere dalla Primavera che gioca nella serie B mentre un altro tecnico come Mourinho può schierare Volpato, Tahirovic o Bove nella Roma. Il giorno e la notte. Nella Lazio il vuoto, frutto di anni in cui si è scelto di puntare poco sui ragazzi nonostante fosse proprio quella la strategia migliore per un club che non ha a disposizione tanti denari. La cura Bianchessi ha portato pochissimi benefici così come la gestione della Primavera da parte di Tare (fino allo scorso giugno), dopo aver prodotto risultati soddisfacenti in una prima fase, non è riuscita a regalare sorrisi. Ora è il momento di ripartire da zero, Lotito deve essere consapevole di questo e scommettere su un bacino come quello della Capitale che può costituire un serbatoio di talenti per la Lazio magari affidandosi a un ex amato dai tifosi come Nesta, ad esempio. Il club deve tornare a essere più presente sul territorio con un progetto a lunga durata con osservatori e affiliazioni alle tante scuole calcio di Roma. Inoltre Sarri deve valorizzare di più i giovani che sono stati comprati la scorsa estate: Maximiano (23 anni), Gila (22), Marcos Antonio (22), Cancellieri (20), Luka Romero (18) devono trovare più spazio. Senza investimenti di altro tipo, i giovani possono essere la salvezza della Lazio. L’unica.
 

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