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Lazio, Acerbi regala tre punti fondamentali

Vittoria col batticuore a La Spezia: finisce 3-4 col gol finale in fuorigioco

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Di cuore ma con tanti errori. Decide Acerbi (in sospetto fuorigioco trascurato dal Var) che di destro al 90’ chiude una sfida a La Spezia vissuta sempre in affanno. Finisce 3-4 una partita spettacolare dove la Lazio ha rischiato di andare a Picco tre volte (reti Amian, Agudelo e Hrristov), ha sempre recuperato con Immobile, un’autorete di Provedel e Milinkovic, fino al colpo da tre punti del giocatore più fischiato che regala a Sarri il quinto posto virtuale e tre punti d’oro per la lotta all’Europa. Il tecnico toscano cambia il centrocampo inserendo Cataldi e Basic al posto di Leiva e Luis Alberto, per il resto scelte obbligate dietro con Acerbi e Patric in mezzo mentre in attacco solito tridente Anderson-Immobile-Zaccagni con Pedro rimasto a Roma a curarsi da un infortunio che lo sta penalizzando da due mesi. Sull’altro fronte Motta si affida un inedito 4-2-3-1 con Agudelo, Verde e Gyasi dietro Manaj. 
Si comincia con la Lazio che prova subito a fare la partita e lo Spezia chiuso ma pronto a colpire. Ci riesce subito con Amian che sfrutta il primo colossale errore dei biancocelesti: Basic non chiude Strakosha non esce, fa 1-0 col primo gol in carriera del francese. La Lazio reagisce bene Provedel è pronto alla respinta sui tiri di Anderson, Immobile e Milinkovic poi lo stesso Sergej si procura un rigore costringendo Nikolau al fallo di mano. Ciro trasforma e riporta il risultato in parità (sono 27 in campionato,150 in serie A con la maglia biancoceleste) ma non c’è tempo per esultare perché la difesa della Lazio è inguardabile. Follia della coppia Cataldi-Patric, Agudelo infila Strakosha con un docile pallonetto. Sono passati solo 120 secondi dal pareggio, tutto da rifare ma questa squadra sa farsi male da sola. Si fa al riposo con lo stadio Picco in festa e i 1500 laziali allibiti da quanto visto. 
Si riparte e la Lazio trova subito il pari con una buona azione sull’asse Immobile-Zaccagni, il tiro dell’ex veronese si stampa sul palo e finisce in rete dopo la sfortunata deviazione di Provedel. Anche stavolta il pareggio dura pochi secondi: punizione di Verde, testa in mischia del bulgaro Hristov che segna il 3-2. Entra Luis Alberto (fuori Basic) che serve subito l’assist a Milinkovic per il terzo pareggio di una Lazio svagata in difesa. 
Ci si mette anche la sfortuna con il palo di Zaccagni a dieci minuti dalla fine, entra Luiz Felipe per uno stremato Patric poi il dio del Calcio decide che Acerbi di destro trovi il gol della vittoria al 90’: incredibile dopo tante beffe ecco una vittoria pesantissima con l'aiuto inconsapevole del Var Nasca che non vede un possibile fuorigioco. Ora la Sampdoria in casa per dare continuità e tenersi l’ingresso diretto ai gironi di Europa League.
 

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