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Lazio, Europa e Milinkovic ma Sarri c'è

La squadra a caccia dei milioni delle coppe mentre il futuro di Sergej resta in bilico

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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]Il rinnovo di Maurizio Sarri fino al 2025, annunciato dal presidente Lotito il 14 dicembre alla cena di Natale della sua Lazio, ancora non c’è ma i segnali che arrivano dall’incontro del tecnico con il presidente e Tare sono positivi. Due nodi irrisolti: il primo è la qualificazione europea dei biancocelesti che, se riuscissero ad arrivare in Europa porterebbero al bilancio almeno una quindicina di milioni. In questo momento spostano tanto, perché il famigerato indice di liquidità segna un pericoloso -30 e, a prescindere dalla regola che la Figc deve discutere con la Lega in questo mese, poter contare sui soldi delle coppe permetterebbe di affrontare la rifondazione con prospettive migliori.
Il secondo problema è Sergej Milinkovic Savic, asso della Lazio col contratto in scadenza nel 2024. Traduzione: o lo si vende in estate, oppure rinnova. L’eventuale cessione del serbo porta almeno 70 milioni in cassa e la speranza di reinvestire bene questa cifra ma anche un vuoto tecnico da riempire. Sia l’epilogo di questa situazione, così come il possibile ingresso in Europa, non possono conoscersi adesso tanto che Lotito e Sarri si sono aggiornati dopo la cena dell’altra sera a cui ha partecipato anche il diesse Tare. Hanno parlato di giocatori, di futuro, il vertice è andato bene anche perché c’erano le scorie dell’ultimo mercato da eliminare. La delusione del tecnico per i mancati acquisti, la rabbia della società per un ottavo posto virtuale se Atalanta e Fiorentina vincessero i rispettivi recuperi contro Torino e Udinese, erano questi i problemi principali. Risolti con la voglia di andare avanti insieme. Aspettando le ultime sette partite, Tare deve muoversi soprattutto sul mercato degli svincolati che in questo momento trattano il loro futuro. La Lazio deve rifondare la squadra, arriveranno 7-8 giocatori, meglio se almeno la metà si riescono a prendere senza spendere soldi di cartellino. Romagnoli, Vecino (offerto un triennale) e Mertens sarebbero un’ottima base di ripartenza. Si seguono Emerson Palmieri, Casale e Maxime Lopez ma sono tanti i discorsi affrontati. L’accordo sul mercato c’è, il rinnovo di Sarri è rinviato si spera solo di qualche settimana.
 

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