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La Lazio prova lo scatto Champions

Tris facile contro la Salernitana, segnano Immobile Pedro e Luis Alberto. Biancocelesti quinti, sorpassata la Roma

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Quinto posto, a una lunghezza dall'Atalanta (quanto pesa il gol all'ultimo secondo di De Roon), Roma sorpassata e altri vagiti di sarrismo che fanno ben sperare per il futuro. La Lazio va, liquida senza problemi la pratica Salernitana in quello che avrebbe potuto essere il derby di Lotito. Segnano Immobile (dieci reti in campionato), Pedro e uno straordinario Luis Alberto. Per i granata solo due legni e poco altro: difficile salvarsi così.
Prima della sfida ovazione della curva Nord per Immobile, fresco di record storico di gol, il volo di Olympia che si concede qualche giro in più sull'Olimpico rispetto al solito e la festa per 6.000 salernitani arrivati per insultare il presidente Lotito (tirano in campo fumogeni e quattro petardi, sembra di essere tornati a trentanni fa, non una bella figura per chi si è occupato dell'ordine pubblico). Cori di ogni tipo contro colui che li ha riportati in seria A dopo averli presi tra i dilettanti dopo il fallimento. Incredibile anche i laziali mal sopportano la contestazione a Lotito e, a sorpresa, fischiano nonostante i rapporti con la società tutt'altro che idilliaci. 
Sarri non si fida e schiera tutti i titolari, fuducia al tridente Anderson-Immobile-Pedro. Sull'altro fronte Colantuono prova a giocarla con due punte, Bonazzoli e Simy più Ribery ma, così facendo concede troppo spazio alle ripartenze a campo aperto della Lazio. Bastano pochi minuti dal fischio d'inizio del giovane arbitro Capuano per capire lo spartito della partita. Luis Alberto è ispirato, Ciro ha voglia di gol, Sergej e Felipe sfondano sulla destra. Il primo squillo, dopo un quarto d'ora di pressione continua, è di Luis Alberto respinto da Belec, così come la conclusione a giro del gigante serbo. Al 31' i quattro tenori tirano fuori l'acuto: Felipe rifinisce per Sergej, sponda per Pedro, Ciro di testa infila l'1-0. Siamo al 31', passano solo cinque minuti e Pedrito raddoppia su errore clamoroso in disimpegno della coppia Zortea-Gyomber. 
Nella ripresa clamorosa traversa di Djuric, appena entrato, ma la Lazio controlla la partita senza soffrire. Palo di Ribery prima del tris griffato dal migliore in campo: Luis Alberto, tornato mago e padrone della sua squadra, infila Belec con un piattone chirurgico e l'Olimpico può fare festa. Poi tante sostituzioni, Sarri manda sotto la doccia Luiz Felipe (diffidato), Cataldi, Milinkovic e Anderson, entrano Patric, Leiva, Basic e Il redivivo Zaccagni. Niente recupero, l'arbitro Rapuano la chiude così evitando altri guai agli ospiti. Ora la sosta, al rientro Juve e Napoli per continuare a crescere. 
 

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