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Lazio, un punto di ripartenza

Crescita a rilento dei biancocelesti: solo 2-2 contro il Cagliari all'Olimpico. Sarri applaude la reazione

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Cataldi evita la terza sconfitta di seguito e regala all'Olimpico un pareggio scacciacrisi. Apre Immobile (155 con Lazio, -4 da Piola), poi harakiri della difesa e vantaggio di un Cagliari catenacciaro in perfetto stile Mazzarri con Joao Pedro e Keita, nel finale il regista laziale agguanta il 2-2. Due punti buttati, per carità, ma la Lazio ha un'anima, segue Sarri che può essere soddisfatto. La sua creatura è stata più forte di evidenti limiti strutturali dovuti alla posizione di Luis Alberto ancora poco dentro ai nuovi schemi. Ma, a questo punto, qualche correttivo è necessario. Tutto confermato, stesso spartito, stessi interpreti, modulo 4-3-3, Sarri manda in campo tutti e cinque i suoi giocatori più offensivi per andare all'assalto della porta del Cagliari. Mazzarri, invece, appena subentrato a Semplici, sceglie a sorpresa un 4-4-2 molto bloccato con Caceres terzino destro e la coppia Joao Pedro-Keita in avanti.  Prima dell'inizio, oltre al solito volo di Olympia, lo striscione per Strakosha dopo la papera di Istanbul. L'Olimpico applaude, il portiere si commuove prima di sedersi in panchina. Si parte con la Lazio all'attacco e Sarri che fuma nervosamente in una cabina Rai dello stadio, a dirigere i biancocelesti c'è il vice Martusciello.  Luis Alberto spreca da ottima posizione, al primo contropiede Lazzari salva su Keita dopo un errore dello svagato Hysaj che soffre le mancate coperture le mago spagnolo.
Il pallone gira più veloce, Pedro e soprattutto Anderson mandano in crisi i dirimpettai, a folate si vede anche il bel gioco. Cragno anestetizza i tiri di Milinkovic e Pedro. Il pressing è totale e porta il vantaggio, stavolta l'assist è di Sergej, lo stacco di Immobile è chirurgico: 1-0 al tramonto di un primo tempo divertente. 
Si ricomincia e subito la distrazione che fa male. Non è passato nemmeno un minuto, Joao Pedro scambia al limite dell'area con Marin e beffa Reina con la difesa laziale ferma.  Il pari devasta i biancocelesti che perdono le sicurezza acquisite fino a quel punto, il Cagliari ci crede, ha una buona gamba in contropiede. Nandez fa venire i brividi a Reina ma, per sua fortuna, il pallone finisce sulla traversa. La Lazio è meno incisiva, le energie cominciano a venir meno e così Joao Pedro si beve Luiz Felipe e regala il classico gol dell'ex a Keita. Sarri inserisce subito Zaccagni e Cataldi per Pedro e Leiva, Mazzarri si blinda col passare dei minuti con Walukiewicz e Zappa (espulso nel recupero per doppio giallo).  Errore imperdonabile perché la Lazio schiuma rabbia, prende campo e scopre di avere un'anima. Traversa di Ciro, poi il pari bellissimo di Cataldi dopo l'ennesima invenzione di Felipe Anderson. Siamo all'83', ci sarebbe tempo per la vittoria ma Caicedo non c'è più. Keita esce tra i fischi, Joao Pedro pure (il migliore in campo con Marin per i suoi), finisce con un pari agrodolce.  Ora Torino e poi il derby, c'è da lavorare ma la reazione può essere il segnale della svolta.
 

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