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Lazio, Luis Alberto decida cosa vuole fare da grande

Sarri c'è rimasto male per l'assenza dello spagnolo che minacia di tornare solo il 14 luglio

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Non c’è raduno di inizio stagione senza due casi: il timore che Angelo Peruzzi non parta per il ritiro di Auronzo e lasci la Lazio ma anche l’uscita infelice o l’arrivo in ritardo di Luis Alberto.  Preoccupa soprattutto la vicenda dello spagnolo, tanto bravo con il pallone tra i piedi, quanto insopportabile fuori dal campo. Non si è presentato a Formello, si parla di ferie arretrate da smaltire ma non è un impiegato del ministero, vorrebbe addirittura presentarsi solo il 14 luglio. Chi lo spiega ai suoi compagni che avevano lo stesso problema ma sono regolarmente agli ordini del comandante Sarri? Boh. Peraltro, il tecnico non è mai stato molto tenero in passato con chi ha tenuto comportamenti del genere al netto delle motivazioni di Luis Alberto. «Il presidente mi valuta 60 milioni quindi devo aver un ingaggio più alto», in sintesi il suo pensiero. Peccato, però, che abbia rinnovato lo scorso ottobre e ora guadagni 2.5 milioni a stagione. Tant’è, un problema per Sarri, un nodo da sciogliere per Lotito e Tare. In fretta, altrimenti si trovi un acquirente al prezzo giusto (si vocifera di presunti interessi di Milan, Juve , Atletico Madrid)  perchè i tifosi perdonano ma alla fine si stufano.
 

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