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Lazio, il comandante Sarri e un progetto ambizioso

Tifosi impazziti, arriva la risposta biancoceleste a Mourinho: Lotito apre il nuovo ciclo

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Tutti dietro al comandante Sarri. Adesso c’è bisogno di tutti per far decollare un progetto ambizioso: la società deve assecondare le richieste del nuovo tecnico biancoceleste, Sarri non deve farzi influenzare dall’umore di una piazza molto simile a quella napoletana che vive di pericolosi sbalzi d’umore, i tifosi devono avere pazienza perché la rivoluzione tattica sarà complicata ma, se si arriverà ai risultati sperati, ci sarà da divertirsi. L’8 giugno del 2021 comincia l’era Sarri, un cambio di passo da parte di Lotito che, per la prima volta, ha investito tanti soldi sull’allenatore, puntando su tecnico che ha sempre cercato di unire il bel gioco ai risultati. Dopo Inzaghi non ci poteva essere un nome migliore perché Simone ha saputo guidare benissimo la Lazio in un quinquennio ricco di grandi vittorie e tre trofei in bacheca (due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia). Se si potrà tornare allo stadio i tifosi dovranno confermare l’entusiasmo sbandierato in questi ultimi giorni sui social e sul web con presenza e passione per seguire il nuovo comandante biancoceleste. E poi l’idea Flaminio, la mozione dei sentimenti per tutti i tifosi, lo stadio dei padri e dei nonni. L’uscita di ieri del presidente Lotito che aveva sempre bocciato questa eventualità, ha aperto il cuore di tutti quelli che amano il più antico club della Capitale. Lo storico impianto ai piedi dei Parioli, nel centro di Roma, sarebbe la casa ideale per il futuro e renderebbe immortale l’attuale presidenza. Per ora c’è Sarri, per lo stadio siamo ai primi vagiti ma sentire Lotito parlare del Flaminio vale come una tripletta di Immobile.

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