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Lazio, il tradimento di Inzaghi: in lista Mihajlovic e Sarri

Proposti Mazzarri e Italiano. Ipotesi Pirlo, resiste Conceiçao

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Quel giorno Bielsa disse no alla Lazio e Lotito si ritrovò senza l'allenatore a lungo corteggiato. Poi l'intuizione del presidente e del ds Tare con la promozione di Simone Inzaghi che stava andando in macchina verso Salerno. Ieri il bis, con l'aggravante della pessima sceneggiata dell'altra notte che aveva fatto presagire un epilogo pieno di amore.
Il 26 maggio doveva restare una data bella per i laziali, in realtà mercoledì sera si stava consumando una beffa inattesa. Il clamoroso voltafaccia del giorno dopo da parte di Simone che ha accettato l'offertona irrinunciabile dell'Inter. Il doppio, quasi cinque milioni, rispetto all'accordo da 2.5 milioni sancito da una stretta di mano nel centro sportivo di Formello che, per quasi 22 anni, è stata la sua casa. 
La notte ha portato il tradimento, il rilancio dell'Inter, l'arroganza di Marotta ed ecco il nuovo Badoglio com'è stato definito Inzaghi da qualche tifoso avvelenato sul web. Però per quanto sia umano sottolineare un comportamento non proprio irreprensibile, sarebbe ingiusto accusare troppo Simone con quella barca di soldi sul tavolo e la possibilità di allenare una delle squadre più importanti d'Italia. 
Saluti e auguri con annessi ringraziamenti per quanto fatto con l'aquila sul petto da giocatore prima e poi da allenatore. 
Ora c'è bisogno di un'altra idea vincente, un nuovo allenatore di carisma e non di seconda fascia anche per rispondere all'arrivo di Mourinho sulla panchina della Roma. 
Ieri è stato un altro 11 settembre del mondo Lazio animato dal solito innato autolesionismo dove molto spesso si sovrappongono vittime e carnefici. È andata così, peccato. Alla fine il ciclo è terminato per volontà di Inzaghi, adesso bisogna riordinare le idee in fretta e trovare subito il sostituto: Mihajlovic è uno dei candidati ma per ora non ci sono stati ancora contatti diretti.. Restano Sarri e Conceiçao, sono stati proposti Italiano dello Spezia e Mazzarri ma non convincono.  C'è anche un'ipotesi Pirlo con parte dello stipendio pagato dalla Juve. La Lazio andrà avanti come accade sempre da 121 anni, questa è una delle poche certezze anche il nome del nuovo allenatore è ancora tutto da scoprire.

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