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Lazio, mistero Inzaghi. E Lotito è indeciso

Il rinnovo è un'incognita. Intanto si tratta con D'Ambrosio dell'Inter

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Il rebus continua. Ormai il futuro di Simone Inzaghi nella Lazio è diventato un mistero tra annunci affrettati, smentite e rinvii che aprono scenari di ogni tipo. Anche un doloroso divorzio dopo cinque anni di risultati di grande livello considerati gli investimenti operati dal club. Il derby perso sabato notte ha ingigantito i dubbi del presidente Lotito: da una parte vorrebbe continuare il rapporto col tecnico che si è cresciuto in casa, dall’altra pensa che il ciclo sia arrivato a una fisiologica conclusione. L’ultimo capitolo della stucchevole telenovela che sta tenendo i laziali col fiato sospeso ormai da sei mesi, sarà scritto solo tra una settimana, alla fine del campionato. Peccato, però, che aspettare le partite contro Torino e Sassuolo non influenzerà il risultato finale di una stagione chiusa con l’ingresso ai gironi di Europa League ma senza quella Champions a lungo inseguita. Sembra solo un ulteriore perdita di tempo che ritarda una vera e propria rivoluzione. E in bilico è finito anche il diesse Tare, sia per le scelte di mercato, sia per le offerte ricevute da altri club: potrebbe decidere di lasciare la Lazio dopo oltre un decennio. Le parole del tecnico dopo il derby alimentano i dubbi sulla sua conferma: «Quando sono arrivato - ha detto Simone - la Lazio era fuori dall’Europa. Siamo arrivati costantemente in Europa, dobbiamo continuare il nostro percorso di crescita. Il rinnovo? Sono ottimista, abbiamo due partite poi incontrerò il presidente». In caso di divorzio consensuale, primi contatti con Gattuso, il sogno del presidente è Allegri, resta viva l’ipotesi Mihajlovic.

L’attesa continua mentre i tifosi sui social non hanno preso bene la prestazione nel derby peraltro condizionata da problemi fisici di alcuni giocatori importanti come Correa, Caicedo, Milinkovic e ieri si è scoperto anche Acerbi. Sì, proprio il centrale biancoceleste, espulso dall’arbitro Pairetto dopo una prova disastrosa, ha messo una foto su Twitter col ginocchio gonfio: «Ho giocato col male tutta la partita. Avrei dovuto chiedere il cambio, non ho voluto abbandonare la barca, ho provato a lottare fino alla fine! Chiedo scusa a compagni, mister, tifosi e a me stesso. Domani farò la risonanza per essere sicuro che non sia nulla di grave».  Insomma, incrocia le dita anche Mancini visto che Acerbi è una delle colonne dell’Italia che cerca l’assalto al titolo Europeo. Oggi è vigilia della sfida contro il Torino: per i granata vale tanto, per la Lazio l’orgoglio di chiudere con dignità il campionato per vedere meno cupo un futuro tutto da scrivere. Fronte mercato: si tratta con lo svincolato difensore dell'Inter  D'Ambrosio. Jolly da più ruoli, è un classe 1988.
 

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