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Lazio, tre punti dal sapore di Champions

Marusic, Correa e Muriqi regalano la vittoria contro l'Atalanta e il rilancio in campionato

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Si rivede la Lazio, quella bella e possibile che aveva fatto sognare prima dell’arrivo del Covid-19. Passa a Bergamo, sfata il tabù Atalanta che non batteva dal 2017 in campionato (sette partite, solo tre pareggi) e sale in classifica grazie alla quinta vittoria consecutiva. Finalmente Inzaghi rifila tre gol a Gasperini e può prendersi la rivincita per l’eliminazione dalla Coppa Italia di mercoledì scorso. Gasp rosica come al solito, gli atalantini dopo aver esultato in faccia agli avversari più volte, si infuriano per la festa di Immobile & Co. al fischio finale dell’ottimo arbitro Chiffi. Il tecnico laziale e Reina riportano la calma ma la reazione scomposta degli atalantini fa capire quanto valga questo successo.
Una prestazione super, la Lazio ha dominato la partita dall’inizio alla fine, agevolata dalla prodezza balisitica di Marusic che si traveste da Del Piero e infila Gollini dopo soli tre minuti con un destro telecomandato a giro da quasi trenta metri (ottavo gol in campionato nel primo quarto d’ora). 
A quel punto i biancocelesti hanno legittimato il vantaggio in un primo tempo condotto con grande personalità. Grazie a un Luis Alberto ritrovato e a Sergej Milinkovic che azionava Lazzari quasi avesse una mazzafionda tra i piedi. Anche Correa schierato centravanti davanti a Immobile ha scombinato i piani della difesa dell’Atalanta che aveva perso Romero alla vigilia per il Covid. Gasperini ha sofferto molto l’assenza dei due esterni titolari, Hateboer e Gosens e si è dovuto inchinare alla maggiore qualità degli avversari. Primo tempo, come detto, chiuso per caso con il vantaggio minimo perché Gollini aveva deviato sul palo il colpo di testa di Milinkovic ed era stato bravo a non farsi beffare dal sole sul destro di Luis Alberto. Tra l’altro, poco prima, era entrato Musacchio per l’ammonito Patric che ha contribuito a dare serenità a una difesa guidata dal solito, straordinario, Reina. 
L’Atalanta le ha provate tutte, ha inserito Malinovskyi al posto di Ruggeri provando un inedito 4-2-3-1. La Lazio ha colpito quasi subito sull’asse Immobile-Correa, il Tucu ha raddoppiato mettendo la sfida in discesa (seconda rete in campionato). Gli ingressi di Pasalic e Muriel hanno dato la scossa anche perché Immobile ha sciupato un paio di contropiedi (nel frattempo Inzaghi aveva inserito Akpa per Luis Alberto sfinito) e i padroni di casa hanno trovato la rete con Pasalic dopo una percussione del colombiano. A quel punto sono entrati Escalante, Muriqi e Pereira e, proprio quest’ultimi due, hanno confezionato il decisivo gol dell’1-3 con il facile tap in del kosovaro sulla rifinitura del brasiliano. Poi la festa per una Lazio molto concentrata che sta risalendo la classifica a grandi passi dopo aver ritrovato i suoi uomini migliori. Adesso una settimana per preparare il Cagliari e, forse, il ko in Coppa Italia, può davvero diventare un vantaggio potendo giocare solo una volta alla settimana prima della sfida di Champions contro il Bayern Monaco del 23 febbraio. La rimonta continua grazie a Inzaghi che sta gestendo al meglio una squadra che non vuole mollare la lotta per i primi quattro posti.
 

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