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Lazio, incubo Atalanta

Sconfitta pesante 1-4, difesa inguardabile e alla fine ride solo Gasperini

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Serata da incubo. L'Atalanta passeggia su una Lazio già in emergenza dopo solo due partite e riporta sulla terra i biancocelesti dopo il blitz di Cagliari. Finisce 1-4, gara senza storia in cui tutti gli episodi girano contro e il solito Maresca penalizza i biancocelesti con precisione chirurgica. Per carità, l'arbitro non ha inciso sulla netta vittoria degli ospiti però sbaglia tutto. Gasperini ha battuto Inzaghi, la Dea ha vinto tutti i duelli in mezzo al campo, la Lazio ha pagato caro gli errori di una difesa di burro: nulla da dire. Vendicata la Coppa Italia e ambizioni scudetto per i nerazzurri. Immobile e soci dovranno riprendersi in fretta anche con l'aiuto dei nuovi perchè in questo momento l'Atalanta è di un'altra categoria. 
Inzaghi voleva scegliere la squadra di Cagliari, viste le tante assenze per infortuni o tesseramenti tardivi di alcuni acquisti (Muriqi, Fares e Pereira) ma nel riscaldamento si blocca Correa, con la solita sfortuna che sta penalizzando i biancocelesti in questo inizio di stagione. L'attaccante argentino va in panchina. 
Dentro Caicedo al posto del Tucu che era stato con Immobile protagonista della rimonta di un anno fa (da 0-3 a 3-3) che lanciò la cavalcata del biancocelesti prima della maledetta pandemia. Gasperini ripropone la difesa titolare rispetto al poker di Torino: dentro Toloi, Dijmsiti e Palomino. Dall'inizio c'è anche Milinovskyi, il killer della sfida di ritorno a giugno quando l'Atalanta compì il percorso inverso recuperando due gol. Vola Olympia che non faceva il suo show dalla gara contro il Bologna di fine febbraio. Si parte e la Lazio si fa subito viva con Immobile ma, dopo il ko di Correa, si vede subito che non è serata: cross leggibile di Gomez, Hateboer sbilancia Marusic con mestiere (si può fischiare fallo ma Maresca usa un metodo tutto suo), Gosens porta subito avanti la Dea. La Lazio reagisce con buone trame ma senza far male a Sportiello mentre l'Atalanta è implacabile: poco dopo la mezz'ora il raddoppio lo firma Hateboer con un bel destro al volo. Ribaltamento di fronte con la traversa di Immobile che poteva ridare morale a una squadra colpita al cuore. Ma c'è poco da fare, ogni azione offensiva è un gol. Infatti, come l' anno passato si chiude il primo tempo sotto di tre gol con il diagonale di Gomez. Difesa imbarazzante, squadra slegata e avversario troppo in forma rispetto a una Lazio con troppe assenze e anche sfortunata.
Nella ripresa entra Cataldi per Leiva, Caicedo illude per la rimonta bis, Immobile sbaglia il 2-3 e Gomez con una perla di sinistro cala il poker bergamasco. Inzaghi pensa alla prossima: dentro i panchinari Escalante, Djavan Anderson e Akpa Akpro (escono Lazzari, Milinkovic e Luis Alberto). Finisce male, Lazio in castigo.
Ora tre giorni per ricaricare le energie in vista della sfida di domenica alle 15 contro l'Inter, sempre all'Olimpico.

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