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Lazio, Immobile a un passo dalla Scarpa d'Oro

Battuto il Brescia, gol di Ciro che ha quattro gol di vantaggio su Ronaldo

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Terza vittoria consecutiva, 78 punti in classifica, 35 gol di Immobile che scavalca Lewandovski per la Scarpa d'Oro e aumenta il vantaggio su Ronaldo a 4 reti. La Lazio batte il Brescia col minimo sindacale, senza spingere troppo e ora deve vincere sabato sera a Napoli per sperare di non chiudere al quarto posto (in realtà, in caso di vittoria dell'Inter sul campo dell'Atalanta potrebbe bastare un pari al San Paolo).  Poca Lazio che rifiata un po' in attesa di giocarsi il podio nell'ultima giornata di un campionato comunque fantastico condito dal trionfo in Supercoppa a Ryad contro la Juventus.
Nessuno sconto, Inzaghi (raggiunto Zoff, tra tre giorni diventerà il tecnico con più panchine della storia della Lazio) schiera la formazione migliore dopo aver perso Caicedo nella rifinitura. In attacco c'è Correa accanto al motivatissimo Immobile, Acerbi risponde presente anche stavolta nonostante un ginocchio malandato. Sull'altro fronte Lopez si affida all'esperienza di Gastaldello e al talento di Tonali, davanti la coppia Torregrossa-Ajè con Balotelli fuori rosa da tempo. In tribuna Tevere un'enorme scritta bianca «grazie» con due stelle celesti mentre aumentano le sagome dei tifosi: una bella iniziativa ma la speranza è di rivedere lo stadio pieno di gente come una volta il prima possibile. Brutto primo tempo condizionato dal caldo, la Lazio chiude in vantaggio per forza di inerzia grazie al nono gol in campionato di Correa, bravo a sfruttare lo scambio ravvicinato con Immobile. 
Ciro ci prova tre volte, trova sempre pronto il giovane portiere Andrenacci, decisivo anche su un fendente di Luis Alberto. Manovra un po' leziosa dei biancocelesti che soffrono le ripartenze del Brescia e si intestardiscono troppo alla ricerca del proprio centravanti, mentre il giovane arbitro Massimi bagna il suo esordio con fischi confusi. 
Ripresa in fotocopia, manovra lenta, ritmi messicani e solo Milinkovic impegna il portiere bresciano con un colpo di testa ravvicinato. Entrano Lukaku, Marusic e Vavro, la gara scorre via con Immobile alla disperata ricerca del gol che finalmente trova a sette minuti dalla fine sull'assist del Tucu. Poi ancora una traversa di Luis Alberto e il palo beffardo di Ciro ma la sfida si chiude solo sul 2-0 nonostante nel recupero, Adekanye, appena entrato, chieda un rigore che sembrava evidente. E, poco dopo, Bobby non vede nemmeno Immobile tutto libero in mezzo all'area: i senatori della squadra lo riprendono per l'appoggio mancato.
Ora la trasferta di Napoli per non dover soffrire ancora con Immobile alla disperata ricerca del record di Higuain che ora è distante solo una rete.

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