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La Lazio soffre ma conquista tre punti d'oro

Rimonta contro la Fiorentina e torna a -4 dalla Juve: decidono Immobile e Luis Alberto

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio si rialza e tiene vivo il campionato. Fiorentina battuta con grande sofferenza: tre punti d'oro per tornare a -4 dalla Juventus e soprattutto avvicinare la quota Champions. Apre una magia di Ribery, nella ripresa Immobile su rigore e Luis Alberto stendono i viola. Tanta sofferenza per colpa di una condizione fisica precaria ma nel finale si è rivista la grinta che ha permesso ai biancocelesti di arrivare in alto e questo è sicuramente un buon segnale.
Stadio riscaldato solo dalla temperatura, una grande scritta in Tevere «tu non sarai mai sola» e i cartonati dei tifosi per provare a rendere l'atmosfera meno spettrale. Moduli speculari, Inzaghi non deroga al suo 3-5-2 nonostante le tante assenze. Solo due cambi rispetto alla sfortunata trasferta di Bergamo, dentro Bastos e Parolo al posto di Radu e Cataldi (il centrocampista non recupera nemmeno per la panchina). Iachini rilancia l'ex Badelj e si affida in avanti alla coppia Cutrone e Ribery. Si parte e la Fiorentina subito arroccata davanti a Dragowski ma sempre pronta ripartire in contropiede. La Lazio attacca ma senza pungere e viene punita: al minuto 24 Ribery si beve Patric e Parolo, infila Strakosha sul primo palo e vola verso la panchina viola a festeggiare la sua prodezza. Biancocelesti lenti come non si era mai visto prima dello stop per la pandemia, Luis Alberto prova a prendere in mano la regia ma solo un colpo di testa di Parolo fa venire i brividi a Iachini in tribuna per squalifica. Qualche protesta laziale per un mani di Badelj in area viola, il primo tempo si chiude in svantaggio con tanti rimpianti per la distrazione fatale della difesa. Nella ripresa subito Fiorentina pericolosa, prima Strakosha respinge una conclusione ravvicinata di Castrovilli poi la traversa dice di no a Ghezzal: a quel punto la partita gira e riprende la strada di Formello. 
La Lazio si scuote anche grazie all'ingresso di Radu e trova il pari con Immobile. Dragowski stende Caicedo, Fabbri fischia un rigore contestato dai viola che Ciro trasforma. Inzaghi inserisce Correa, la Fiorentina risponde con Venuti e Vlahovic ma arretra tropp e la Lazio prova l'assalto finale. A otto minuti dal termine la magia del mago Luis Alberto che pesca l'angolino e regala il vantaggio alla Lazio quando in pochi ci credevano più. Poi tanta sofferenza, l'esordio di Djavan Anderso tra i laziali  fino al fischio finale (espulsi Vlahovic e Simone Inzaghi nel concitato recupero).
Non c'è tempo per respirare, bisogna cominciare a pensare alla trasferta di Torino in calendario martedì pomeriggio alle 19.30. Il presidente Cairo chiederà ai suoi di fare uno sgambetto alla Lazio dell'odiato Lotito, ci sarà da soffrire per tornare dall'Olimpico granata con un risultato positivo. 
 

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