Medicina, Bernini: "Risolveremo criticità nel dialogo con gli studenti"
"Risolveremo le criticità, nel dialogo con gli studenti", ma "indietro non si torna". Lo dice in una intervista a Repubblica la ministra dell'Università e ricerca Anna Maria Bernini. "La riforma è perfettibile ma ha sancito una necessaria discontinuità con un sistema inaccettabile perché chiuso, ingiusto e classista", afferma, sottolineando che il nuovo sistema è "scomodo" per chi "era abituato a lucrare sulla pelle delle famiglie con corsi di preparazione costosissimi e test a pagamento a fondo perduto, per chi andava ad acchiappare i respinti dai quiz e li portava a studiare all'estero".
Nessun fallimento, evidenzia, "abbiamo trasformato i candidati dei test che venivano ghigliottinati e restavano fuori dagli atenei, invisibili, abbandonati a loro stessi, in studenti delle università italiane, già in formazione, con un bagaglio di esami e crediti". Per il prossimo anno, "lavoreremo con le università per allungare il periodo delle lezioni e sposteremo gli appelli a dicembre; tareremo maggiormente i programmi sulle esigenze dei ragazzi; cercheremo di aumentare ancora i posti. E valuteremo il peso da dare agli esami del semestre sulla media della carriera accademica". I correttivi saranno messi a punto "assieme alla Crui e al Consiglio nazionale degli studenti con cui ho istituito, per favorire il dialogo, un tavolo permanente composto da 5 o 7 eletti, rappresentativi di tutte le organizzazioni". Il 12 gennaio, nella graduatoria, "entreranno tutti i ragazzi fino a esaurimento posti. Gli altri scivoleranno verso le discipline affini, ma nessuno perderà l'anno perché per gli altri si riapriranno le iscrizioni a qualsiasi facoltà. E ogni ragazzo si porterà dietro crediti e voti già maturati".
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