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Fino a Natale l'Italia nella morsa del maltempo

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Foto: Ansa

Redazione
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"La settimana di Natale sarà decisamente movimentata e spesso instabile sull'Italia. Il protagonista assoluto sarà un profondo e tenace vortice depressionario che, per la sua tempistica, possiamo tranquillamente ribattezzare il "Ciclone Natalizio". Questa figura barica è destinata a condizionare il tempo su gran parte della Penisola almeno fino a Santo Stefano, il 26 dicembre". Lo afferma Federico Brescia, meteorologo del sito iLMeteo.it. "L'atmosfera natalizia ma instabile si farà sentire ovunque. Nelle giornate clou delle feste, ci aspettiamo piogge e rovesci a giro su quasi tutte le regioni, un indice di quanto sarà estesa e attiva la depressione - spiega -. La ventilazione si disporrà prevalentemente dai quadranti orientali con flussi sostenuti di Bora al Nord, in grado di far calare anche la quota neve. Le nevicate saranno copiose su tutto l'arco alpino occidentale oltre i 1200 metri di quota. Si stima che sulle cime alpine piemontesi gli accumuli nevosi possano toccare i 250 centimetri entro il 27 dicembre. Occhio di riguardo, come spesso accade in queste configurazioni, al Cuneese: in questa zona la neve potrà spingersi a quote decisamente più basse, regalando fiocchi anche fino in collina e preannunciando, per diverse località pedemontane, un bianco Natale. Per quanto riguarda proprio il giorno di Natale, anche l'Appennino settentrionale, in particolare tra Liguria ed Emilia, vedrà la quota neve scendere sensibilmente, con i fiocchi che potranno imbiancare le cime tra gli 800 e i 1000 metri. È importante sottolinearlo: questa ondata di maltempo non sarà accompagnata da un'ondata di gelo siberiano. Le temperature, pur calando, si manterranno su valori che, seppur freschi o freddi, saranno in linea con una fase invernale tipica degli ultimi anni e umida. Possiamo definire questa fase come un periodo di maltempo a tratti invernale, caratterizzato dalla forza del vento, dall'intensità delle precipitazioni (sia liquide che nevose) e dal sensibile calo delle temperature in quota".

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