Meteo, sarà un bianco Natale. Le previsioni di Giuliacci: "Freddo e neve"
Cosa dobbiamo aspettarci nelle previsioni meteo per le feste di Natale? Ne parla il colonnello Mario Giuliacci. Avvicinandoci alle festività, cresce la curiosità su quale sarà il tempo che ci accompagnerà fino alla Vigilia di Natale. Già alla fine di novembre, osservando l’evoluzione dei modelli meteorologici, si era capito he la settimana tra il 22 e il 29 dicembre avrebbe potuto mostrare un volto più invernale, con un possibile ritorno della neve, spiega l'esperto in un video sul canale YouTube MeteoGiuliacci. Una sensazione che, nonostante lo scetticismo di qualcuno, è rimasta abbastanza stabile nei giorni successivi, trovando conferme nelle ultime analisi.
L’evoluzione atmosferica che ci attende nelle prossime due settimane può essere immaginata come un percorso in tre tappe, ciascuna caratterizzata da scenari distinti. La prima fase, tra l’11 e il 15 dicembre, sarà segnata dalla presenza dell’anticiclone africano che continuerà a stazionare sull’Italia. Le temperature rimarranno gradevoli per il periodo, quasi anomale in alcune regioni, ma l’atmosfera non sarà limpida come si potrebbe immaginare. Nebbie fitte e persistenti caratterizzeranno molte aree della Pianura Padana, mentre lungo le coste, soprattutto quelle tirreniche, non mancheranno umidità e leggere pioviggini. Saranno giornate apparentemente tranquille, ma più autunnali che invernali.
Il secondo capitolo si aprirà tra il 16 e il 19 dicembre, quando inizieremo a percepire un cambiamento più deciso. Un ciclone in arrivo dal sud della Spagna si unirà infatti a un nucleo più freddo proveniente dalla Francia, dando vita a un’area di bassa pressione che si muoverà verso il Mediterraneo occidentale. Da questo incontro deriveranno piogge diffuse che interesseranno soprattutto la Liguria, le isole maggiori e una buona parte delle regioni centro-meridionali. Le temperature, però, non saranno ancora sufficientemente basse da garantire nevicate al suolo, sebbene in quota si registrerà un calo più evidente: intorno ai 1500 metri, infatti, si prevede una diminuzione di 4–5 gradi rispetto ai giorni precedenti, un dato importante perché proprio questa altezza rappresenta un riferimento utile per valutare l’eventuale comparsa della neve.
La terza fase, quella che ci porterà dritti alla Vigilia di Natale, si annuncia decisamente più invernale. Tra il 21 e il 24 dicembre un ciclone freddo di origine atlantica scivolerà dalla Francia verso il Mediterraneo occidentale, avvicinandosi poi all’Italia dove resterà per qualche giorno. L’arrivo di questa massa d’aria più fredda provocherà un ulteriore abbassamento delle temperature: a 1500 metri si scenderà intorno agli zero gradi al Nord, a circa due gradi al Centro e a quattro-cinque gradi al Sud. Saranno giornate movimentate, con piogge abbondanti sulla Liguria, sulle regioni tirreniche e su gran parte del Meridione. Ma soprattutto farà finalmente la sua comparsa la neve, che cadrà in maniera abbondante sulle Alpi centro-occidentali a quote comprese tra gli 800 e i 1000 metri e raggiungerà anche l’Appennino centro-settentrionale, dove i fiocchi sono attesi intorno ai 1200–1300 metri.
In conclusione, il percorso verso il Natale sarà caratterizzato da un progressivo ritorno dell’inverno: si partirà con giornate miti e nebbiose, si attraverserà una fase perturbata e più fresca e si arriverà infine a un finale decisamente più freddo, con piogge diffuse e nevicate in montagna. Un quadro dinamico, tipico della stagione, che potrebbe regalare alle nostre montagne un’atmosfera autenticamente natalizia.
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