Mantova, modificati i canti di Natale. Tolto qualsiasi riferimento a Gesù
Professare la religione cristiana sta diventando arduo. In Italia e in Europa. Quello che, solo dieci, quindici anni fa, sarebbe apparso come una boutade clamorosa, oggi corrisponde a una triste realtà. Dopo i casi, puntualmente raccontati dal nostro quotidiano, delle canzoni storpiate e dei presepi cancellati o modificati ad hoc, ecco giungere un nuovo caso dalla provincia lombarda. “Ormai siamo di fronte a un’epidemia, folle, di censura del Natale in tutta Italia – ha sottolineato Alessandra Cappellari, consigliere regionale Lega della Lombardia e Silvia Sardone, vice segretario della Lega - Si moltiplicano episodi allucinanti e preoccupanti di canti di Natale modificati nelle scuole togliendo qualsiasi riferimento a Gesù e in generale alla cristianità”. L’ultimo episodio giunge dalla provincia di Mantova, precisamente da Castel Goffredo. Come riferito dall’ex assessore Giulia Merlo, in una scuola elementare dell’Istituto Comprensivo, per il concerto di Natale che faranno le classi quinte il 12 dicembre è stato modificato un verso della canzone dello Zecchino d'Oro "Buon Natale in allegria". Il testo originale “Su brindiamo, festeggiamo, questo è il giorno di Gesù" è diventato ”Su brindiamo, festeggiamo, fallo insieme a chi vuoi tu". Una censura evidente. “Riteniamo pazzesco che vengano modificati i canti di Natale senza alcuna motivazione logica, inseguendo un politicamente corretto che calpesta le nostre radici e le nostre tradizioni – hanno evidenziato i due esponenti del Carroccio - Citare Gesù in un canto per bambini non offende nessuno. Siamo stanchi di chi, in nome di una finta inclusione, arriva a cancellare i riferimenti cristiani persino da innocue canzoni di Natale. Non è stravolgendo le nostre tradizioni che si arriva a una reale integrazione”.
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