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Assalto alla sede de La Stampa. Identificati membri di Askatasuna

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Giulia Sorrentino
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La sede del quotidiano torinese La Stampa è stata presa d’assalto ieri in occasione dello sciopero generale. Nel primo pomeriggio un gruppo di circa 50 manifestanti si è diretto verso la sede del quotidiano in via Lugaro e ha forzato un ingresso laterale per poi entrare nella redazione, vuota per l’adesione dei giornalisti al concomitante sciopero indetto dalla Fnsi. E lì hanno lanciato letame all’esterno della redazione e scritto frasi ingiuriose sui muri. Secondo quanto risulta a Il Tempo, la Questura avrebbe identificato 34 soggetti che hanno partecipate all'irruzione, denunciandoli all'Autorità Giudiziaria e tra loro ci sarebbero appartenenti al centro sociale Askatasuna, lo stesso con cui il sindaco del capoluogo piemontese ha stretto un patto di collaborazione che dovrà portare a quella che viene definita la "legalizzazione" del centro. Chissà se Stefano Lo Russo, che ha espresso solidarietà alla redazione, sapesse che si trattava proprio di coloro da cui si è recato per il sopralluogo nel marzo del 2025. A esprimere solidarietà il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che ha telefonato al direttore del quotidiano. Nel corso della telefonata, Meloni ha sottolineato che l'irruzione nella redazione centrale del quotidiano da parte di un gruppo di manifestanti dei centri sociali e dell'area ProPal rappresenta un fatto gravissimo che merita la più assoluta condanna. A quanto si apprende da fonti qualificate il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha chiamato il direttore de La Stampa Andrea Malaguti per esprimergli la propria solidarietà e sottolineando il proprio rammarico e disappunto. L'azione è ritenuta «gravissima e del tutto inaccettabile» dal titolare del Viminale e per questo è stata avviata «una verifica approfondita su come si sono svolti i fatti». Solidarietà anche da parte del presidente del Senato Ignazio La Russa: «Nel condannare con assoluta fermezza l’intrusione violenta di una cinquantina di antagonisti avvenuta oggi nella redazione torinese del quotidiano La Stampa, rivolgo al direttore Andrea Malaguti e a tutti i giornalisti, la sincera solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica». E dal capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Galeazzo Bignami, che lo definisce «un attacco gravissimo non solo a un edificio, ma alla stessa libertà di stampa. Un’azione di intimidazione che colpisce la libertà di informare e il diritto dei cittadini a essere correttamente informati».

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