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Caso Orlandi, bomba di Giletti: "Quattro pagine strappate", cosa cercavano i Servizi segreti

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C'è un collegamento tra la scomparsa di Emanuela Orlandi e le ricerce del giudice Adinolfi sotto la Casa del Jazz, sorta da un bene confiscato alla Banda della Magliana? Quali sono le piste più concrete al vaglio delle nuove indagini? Nell’ultima puntata de “Lo stato delle cose” in onda ieri sera su Rai Tre, Massimo Giletti ha presentato "un documento estremamente riservato da cui emerge che c’erano delle pagine riservatissime sulla famiglia di Emanuela e in particolare su zio Mario. C’è un dato molto delicato, a questo documento mancano quattro pagine, in questo momento è alla Procura di Roma. Chi ha tolto queste quattro pagine? Cosa c’era scritto?”, si chiede il conduttore e giornalista televisivo.

Parliamo di Mario Meneguzzi, che sulle cui orme gli inviati della trasmissione tornano a oltre quarant'anni di distanza. Zio Mario Megeuzzi era finito al centro delle indagini, nelle settimane successive alla scomparsa di Emanuela, e tornò pochi anni fa quando una lettera dell’allora Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli, di cui ha dato contro il Tg La7, venne inviata in via riservata con un messaggio per posta diplomatica a un sacerdote sudamericano inviato in Colombia da Giovanni Paolo II, che era stato in passato consigliere spirituale e confessore degli Orlandi. Secondo quanto riportato la lettera fu sollecitata dagli inquirenti e puntava a chiarire se il religioso fosse a conoscenza del fatto che Meneguzzi avesse rivolto delle avances, verbali, a Natalina, sorella maggiore di Emanuela, Natalina disse che si trattò di semplici avances verbali nei suoi confronti, risalenti al ’78 e che “erano cose che sapevano tutti, magistrati inquirenti e investigatori. È finita lì e non portò a nulla”. 

Dal documento dei Servizi segreti dell'Aisi si legge che c'era un'indagine sui familiari e Mario in particolare, ma anche altri membri della famiglia e dei conoscenti, era seguito. 

L'attenzione riservata dalla trasmissione di Rai 3 su Meneguzzi ha provocato la sdegnata reazione di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. "Io oggi sono anche più arrabbiato degli altri giorni", ha detto a Storie Italiane, il programma Rai di Eleonora Daniele, "si parla contemporaneamente di tre piste diverse". "Per non parlare, te lo dico sinceramente Eleonora, del vergognoso servizio che ha fatto ieri sera Giletti - continua l'uomo - per infangare esclusivamente la famiglia con cose false". "Ieri non ho mai sentito la parola ‘Vaticano’". 

Pista, quella amicale-familiare, considerata da Pietro una sorta di depistaggio. Nel corso della trasmissione, tuttavia, Giletti è chiaro nel sottolinere l'elemento nuovo: "Questo documento è nelle mani della procura ma ha una mancanza grave, quattro pagine di indagini riservatissime che riguardavano anche lo zio Mario".

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