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Morta per infezione in ospedale, la battaglia del nostro vaticanista: "Anomalie nella cartella clinica"

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Il caso della morte di Antonella Mettini, 75 anni, deceduta nell'ospedale SS. Filippo e Nicola ad Avezzano continua a chiedere verità e giustizia. Il figlio della donna, il nostro vaticanista Francesco Capozza, sta portando avanti con coraggio la sua battaglia legale. E dallo studio della cartella clinica già emergerebbero "alcune anomalie".

 

 

 

“Siamo ancora alle primissime fasi - dichiara Francesco Capozza - per il momento abbiamo avuto accesso alla cartella clinica di mia madre relativamente alla sua degenza in pronto soccorso ad Avezzano - che non è durata 36 ore come asserisce la dottoressa Clara Balsano, primario di Geriatria del nosocomio, ma ben 72 - e a quella inerente alla degenza ospedaliera presso il reparto geriatrico dell’ospedale SS Filippo e Nicola. Già in questa documentazione abbiamo riscontrato diverse anomalie. Saranno il medico legale che abbiamo nominato e i periti che il PM a sua volta incaricherà a far luce sulle evidenti e incontrovertibili discrepanze tra quanto asserito dalla dottoressa Balsano, che ho denunciato personalmente per il suo operato e per le successive mendaci dichiarazioni, e la realtà dei fatti. Mia madre è morta per negligenza ospedaliera e sono certo che la Giustizia, in cui come sempre confido, farà luce su quanto realmente accaduto nelle ultime 24 ore di vita di mia madre. Andrò avanti senza paura e con il solo scopo di giungere alla verità sul decesso di una donna che stava bene fino al giorno prima della sua inspiegabile e inaccettabile morte. Dalla cartella clinica rilasciata dall’ospedale di Avezzano, ora in nostro possesso, si evincono chiaramente negligenze, bugie, mancanza di comunicazione con la famiglia e intempestività. Questa battaglia giudiziaria non la devo solo a mia madre, ma alle tantissime persone che, come lei, sono vittime di malasanità. In Abruzzo la situazione della Sanità è drammatica e se questa battaglia personale che sto conducendo a testa alta potrà risvegliare le coscienze di quanti, anche a livello di vertice politico regionale, asseriscono il contrario, sono certo che avrò fatto la cosa giusta”.

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